SAN NICOLA LA STRADA – Gli ultimi due consigli comunali del 26 novembre e del dicembre scorso si sono svolti alle ore 12.00, un orario che impedisce assolutamente la partecipazione della cittadinanza. Contro tale stato di cose, che acuisce ancora di più la voglia di antipolitica da parte dei sannicolesi, si è scagliato Pasquale Massimiliano Panico, consigliere comunale che rappresenta Rifondazione comunista e della Federazione di Sinistra.
“Una buona Amministrazione comunale” – ha tuonato Panico contro la maggioranza di centrodestra capitanata dal Sindaco Pasquale Delli Paoli – “deve a mio avviso assicurare a tutti i cittadini il diritto di partecipare alle sedute del Consiglio comunale. A tal proposito, più volte ho fatto richiesta nelle riunioni dei capigruppo, di cercare di adottare un orario più consono ai lavoratori ed agli studenti. Nell’ultimo consiglio comunale (quello del 3 dicembre scorso in cui si discuteva del riequilibrio di bilancio, ndr.)” – ha proseguito l’esponente di sinistra – “lanciai l’idea del bilancio partecipativo perché pensiamo che possa essere uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini dei cittadini alle politiche pubbliche locali e, in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa ed agli investimenti pianificati dell’Amministrazione. Non si può pensare di governare un paese” – ha tenuto a sottolineare Panico – “non permettendo alla stragrande maggioranza della popolazione di acquisire informazioni sulla gestione dell’ente Comune. Dubito, infine, anche della regolarità di una convocazione a quest’ora perché collima con gli orari d’ufficio e ciò contravviene” – ha concluso il consigliere Panico – “a delle disposizioni fatte per evitare che si disperdano ore di lavoro, non ne parliamo poi dell’impossibilità della popolazione a partecipare”. Per questi motivi, Panico prima che il Consiglio approvasse il riequilibrio di bilancio, la cui approvazione non era a rischio, ha abbandonato i lavori del Consiglio.
Nunzio De Pinto