SAN FELICE A CANCELLO – Il Partito Democratico interviene sul corridoio ferroviario e la viabilità “In questi giorni scadono i termini per decisioni importanti riguardo alla linea ferroviaria ad alta capacitanza Roma-Lecce e quindi è urgente chiedersi, come abbiamo già fatto al Sindaco Nuzzo, anche nelle sue vesti di Consigliere provinciale di maggioranza, se ed in quale misura il fabbisogno di opere pubbliche, rilevanti per il nostro territorio, è compreso nella pianificazione territoriale provinciale, considerati gli effetti negativi del traffico sull’inquinamento nel nostro comune, come da noi già dimostrato in passato.
La posizione del PD sul tema è chiara: qualsiasi intervento su spazi pubblici rischia di diventare una spesa inefficiente (ed un debito per i cittadini da saldare a suon di tasse) se non inserito in un piano strategico di una ri-pianificazione territoriale dei sistemi viari e ferroviari. A maggior ragione se si considera la scarsità di finanziamento pubblico, la sfida per l’amministrazione deve essere quella di fare cose di vero impatto per il benessere pubblico. Il tema attuale per San Felice a Cancello è ridurre l’impatto deleterio del traffico urbano e contestualmente migliorare la connettività. Il PD offre un confronto costruttivo su una pianificazione di medio-lungo termine della viabilità e connettività informatica complessiva di San Felice a Cancello nei vari livelli (Comune, Provincia, Regione): c’è bisogno di condivisione perché le eventuali variazioni di maggioranza nelle amministrazioni non devono stravolgere le pianificazioni di sistema, salvo che esse si rivelino illegittime o addirittura dannose.
Per quanto riguarda la viabilità il punto di vista politico del PD si può riassumere come segue: 1) il sistema viario attuale non è in grado di sostenere il traffico pesante, che contribuisce non poco ai livelli di inquinamento ed al rischio di incidenti (il Comune ci deve pensare oggi perché con l’occasione della pianificazione del PIP si possono progettare assi viari per dare alternative a realtà imprenditoriali locali, coniugando diritto d’impresa e diritto di cittadinanza e salute); 2) il traffico pendolare va spostato quanto più possibile su assi viari extra-urbani, per consentire fluidità dell’interscambio e riduzione del traffico interno (cosicchè il commercio locale troverebbe un ambiente decongestionato e parcheggi disponibili); 3) il sistema di connessione ferroviario, pensato nella forma della “metropolitana regionale”, rimane cruciale perché ha un grosso impatto economico sul territorio, per cui bisogna porre attenzione alla recettività ed alla connettività, che potrebbero determinare traffico, saturazione dei parcheggi e conflitto con i residenti. Il Contratto Istituzionale di Sviluppo firmato da Regione Campania, Governo e Rete Ferrovie per l’attivazione del corridoio di alta capacità Roma-Napoli-Bari-Lecce è una grossa occasione. Purtroppo su questo tema i Comuni – che per obbligo di legge vanno sentiti su opere pubbliche che attraversano un suolo di loro competenza amministrativa – stanno giocando una partita disorganica. Se Regione Campania ed RFI, per motivi economici, dovessero spingere per innestare il traffico di “alta capacitanza” sulla tratta storica Napoli-Cancello-Caserta, ciò decreterebbe per motivi pratici la morte del sistema di Metropolitana Regionale, già oggi ridimensionato, a danno anche di San Felice a Cancello. Per contro, un asse di alta capacità ferroviaria che da est intersecasse il nostro territorio per proseguire verso Caserta a nord o Afragola a sud, potrebbe “incontrare costruttivamente” il tracciato storico ed il sistema di Metropolitana Regionale attraverso una stazione di interscambio, dalla quale si potrebbe alimentare un asse ferroviario di connessione a nord con Capua e l’aeroporto di Grazzanise. In questo caso il nostro territorio potrebbe chiedere in contropartita la costruzione di sottopassi al Gaudello ed alla Grotticella per creare assi viari alternativi su cui spostare il pendolarismo, restituendo il paese ai cittadini con una qualità di vita crescente. Su questi temi i circoli PD della Valle di Suessola faranno squadra: Maddaloni ha iniziato ad accendere i riflettori sul tema e noi continueremo”.