SAN NICOLA LA STRADA – “Finalmente siamo riusciti nell’intento di costruire un soggetto plurale e sociale della sinistra. Apprezziamo la scelta di Antonio Ingroia di candidarsi a premier”. È il primo commento del segretario provinciale di Prc, nonché consigliere comunale di San Nicola La Strada, Pasquale Massimiliano Panico.
“Rifondazione Comunista di Caserta” – ha aggiunto l’esponente di sinistra – “farà parte di questa lista e ha attivamente operato per la sua nascita a partire dal percorso costruito con “Cambiare si può”. Si tratta di una lista civica nazionale di cui faranno parte tutti coloro che in questi anni si sono opposti alle politiche di Berlusconi e di Monti” – ha proseguito Panico – “partiti, associazioni, comitati, uomini e donne che non hanno piegato la testa. Una coalizione quindi che prende la forma della lista: una coalizione perché tutti siamo indispensabili ma nessuno è autosufficiente. Nessuno rappresenta da solo una alternativa alle politiche neoliberiste mentre insieme possiamo costruirla” – tiene a sottolineare – “Una lista quindi che ha al centro la difesa ed il rilancio della democrazia e la lotta contro le politiche neoliberiste portate avanti in questi anni da centro destra e centro sinistra. Questione democratica e questione sociale non sono mai state così intrecciate come dentro questa crisi. L’aggressione alla democrazia – dai poteri criminali come dalle oligarchie finanziarie – rappresenta il tentativo di svuotare di potere le istituzioni rappresentative affinché i poteri criminali ed economici possano agire come incontrollati poteri sovrani. In nome della modernizzazione neoliberista ci stanno riportando all’800” – prosegue sdegnato Panico – “quando la democrazia era un affare privato delle classi dominanti e la questione sociale veniva trattata come questione di ordine pubblico. La distruzione del welfare, l’attacco ai diritti dei lavoratori e al sindacato, la privatizzazione di ogni bene comune che cosa sono se non un drammatico tentativo di restaurazione reazionaria? Per questo nel simbolo vi è l’immagine del quarto stato. Il tradimento delle radici Costituzionali della Repubblica coincide largamente con l’abbandono di ogni politica di giustizia sociale. Oggi non si tratta solo di unire la sinistra. Si tratta di unire tutti gli uomini e le donne che intendono battersi per la giustizia sociale e per la democrazia, per la libertà e l’eguaglianza, contro le mafie e il neoliberismo. Questa” – ha, infine, concluso Panico – “è la scommessa che facciamo proponendo la Rivoluzione Civile: la costruzione di una lista che dia vita ad un nuovo spazio pubblico di partecipazione popolare”.
Nunzio De Pinto