SANT’ANGELO D’ALIFE – Si è tentennato un po’ per l’improvvisa pioggerellina della sera che pareva stesse mettendo a rischio la riuscita del comizio in villa, ed invece, a S.Angelo d’Alife, ieri sera, il discorso di lancio della lista n 2 “Progetto comune “ con a capo l’avvocato Enzo Di Tommaso, è stato un vero successo. Svoltosi tra consensi ed applausi, la lista targata Di Tommaso si è battezzata nei migliori dei modi, incassando “ bravi “ urlati e sentiti da parte dei presenti. Incisivi, corretti ed accorti sono stati i candidati che, di volta in volta, si sono passati il microfono.
A parlare, ieri sera, oltre all’aspirante sindaco, solo le tre new entry candidati alla carica di consigliere, e cioè Gianni Iannacone, Michele Zita e Franco Zulla che hanno voluto spiegare, ognuno a modo loro, la propria scelta. Gli altri tre invece, Titta Pisaturo, Matria Luisa Giardullo e Franco D’aniello , sono rimasti in silenzio dimostrando però, con la loro ricandidatura nella stessa lista, un corale appoggio verso il sindaco uscente nonché ricandidato Enzo Di Tommaso che ieri sera si è difeso nei migliori dei modi: “La campagna elettorale è iniziata ancora una volta, dopo due anni e mezzo da quando avevo avviato una svolta forte e concreta, una svolta doverosa per il nostro paese rimasto in totale abbandono per almeno un decennio. Poi, cos’è successo? Credo che questa è la domanda che voi tutti mi avete rivolto, e la risposta è molto facile: quattro furbettini hanno preso a calci le loro promesse, la loro dignità e hanno buttato tutto all’aria inventando motivazioni assurde che non potranno mai giustificare il loro gesto! Ovviamente parliamo di personaggi che sono capaci di dire tutto e il contrario di tutto perché, un giorno propongono una cosa, e il giorno successivo l’esatto contrario. Persone abituate a quella vecchia politica che ci ha portato al collasso, che se ne fregano del bene comune, che non sanno come si amministra un paese e perciò riescono soltanto a fare complotti, perchè sono abituati a stare solo all’opposizione: ed è lì che dobbiamo lasciarli! Che cosa sono riusciti ad ottenere con questa brillante idea delle dimissioni? Che ora al Comune abbiamo il commissario! Lo scioglimento del consiglio comunale non lo meritavo io e non lo meritavate voi, perché spezzando le ali a me le hanno spezzate a tutto il paese! In certo qual modo, per me fu una liberazione, per i cittadini, però, è stata una delusione!” E continua con un lungo excursus, rivivendo quasi di nuovo i tempi della rottura, parla dei “musi lunghi all’interno della mia maggioranza, che subito sfociarono nei primi ricatti. Infatti dopo soli 6 mesi, ricevo la prima “letterina” con la richiesta dell’area amministrativa, minacciando di far cadere l’amministrazione in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione” . E i toni si accendono e le mani dei presenti si scaldano con quell’augurio che sarcasticamente Di Tommaso lancia a chi ora capeggia la lista che vede candidato il vicesindaco uscente incriminato, Michele Caporaso.” Come fidarsi di una persona che pubblicamente ha detto di essere pronto a far cadere l’amministrazione altre cinquanta volte? Tanti auguri per l’acquisto caro Vittorio Folco, anzi, in bocca al lupo! Però io, comunque ti voglio bene, perchè ti auguro di non passare quello che hanno fatto passare a me! Non hai voluto fare tesoro del passato e ti sei fatto incantare, come avevano incantato anche me e tutti i cittadini di S.Angelo che gli avevano creduto!!!” E continua “ Oggi, io, a differenza di Vittorio Folco, ho fatto tesoro di quanto accaduto e per questo mi presento oggi, a voi, con una lista formata da tutte persone serie, semplici e col senso di responsabilità di operare solo ed esclusivamente per il bene del paese. Tre candidati –Franco, Titta e Maria Luisa- fanno parte della precedente lista e già hanno avuto esperienza amministrativa; gli altri tre, invece, sono nuovi – Gianni Iannacone, Michele Zita e Franchino Zulla, che hanno ritenuto di aderire con favore alla nostra compagine, dimostrando di appezzare il nostro modo di lavorare e di aver compreso da che parte sta la verità. Siamo persone semplici e, soprattutto, sincere; non abbiamo riserve mentali. La nostra bandiera è la lealtà, la semplicità, la disponibilità verso tutti per venire incontro a qualsiasi bisogno “.