AVERSA – Doveva essere il giorno dell’apertura alla città sul Piano Urbanistico Comunale ma la seduta dell’assise cittadina, convocata in seduta aperta, non è andata oltre una generica discussione sullo stato della città e sull’importanza del piano nel futuro assetto della città. Sull’andamento del dibattito ha pesato come un macigno l’assenza delle due facoltà universitarie della città. Architettura e Ingegneria che con le proprie strutture dovranno avere un ruolo chiave nella redazione del Puc.
Non a caso, sia l’assessore Migliaccio che il primo cittadino Giuseppe Sagliocco nell’aprire e chiudere l’assise hanno sottolineato il ruolo fondamentale dell’università nell’evoluzione urbanistica della città. I presenti hanno spiegato che nessun rappresentante delle facoltà era in aula consiliare per impegni in altri convegni. Una città che, ormai, non può più concedersi il lusso di ulteriori colate di cemento e che deve iniziare ad offrire servizi e infrastrutture recuperando l’esistente.
Idea questa condivisa nei vari interventi dei consiglieri comunali tra cui Santulli, Tozzi e Della Valle che hanno anche posto l’accento sullo stato della città e sul progressivo peggioramento della vivibilità urbana. A questi ha risposto il capogruppo di Noi Aversani Rosario Capasso che ha sottolineato come queste critiche all’amministrazione Sagliocco risultino ingenerose perché chi le formula siede, da tempo, nelle stanze dei bottoni. Per Capasso tutti devono fare di più, rimboccarsi le maniche per migliorare la città. Dal pubblico sonno poi intervenuti Romualdo Guida che ha rilanciato il suo progetto “Corso Normanno” per il rilancio del centro storico e Antimo Castaldo che ha posto l’accento sui grandi incubatori come ex Maddalena ed ex Texas che devono tornare ad essere fruibili alla cittadinanza.