AVERSA – “È disarmante vedere che anche dopo le dichiarazioni dei pentiti di camorra, che sono servite a comprendere le enormi proporzioni di questo disastro ambientale che sta affliggendo l’area in cui viviamo, non si compiano con grande urgenza e repentinità tutti i passi necessari per  provare ad attenuarne da subito le conseguenze che ci stanno, quotidianamente, costringendo ad assistere alla scomparsa prematura di qualche amico o parente per cancro o leucemia. Ogni giorno, dobbiamo fare i conti con queste mortali malattie che mietono vittime sempre più numerose e toccano tutti, in un modo o nell’altro. Inutile fare banali battute “sugli stili di vita e alimentari” degli abitanti dell’agro aversano e del casertano, il problema è troppo serio per prestare il fianco all’umorismo o a banali divagazioni sul tema, c’è bisogno di intervenire!”. Lo dichiara in una nota il consigliere comunale di Noi Aversani Nico Nobis.

“Come è possibile – si chiede il giovane consigliere comunale – che, nemmeno dopo le ultime rivelazioni del boss Schiavone, ancora nessuno abbia preso in mano la situazione mobilitando ogni risorsa disponibile per salvarci dalla condanna a morte che incombe, come una bomba ad orologeria, sulle nostre teste?
Terreni, falde acquifere, aria e alimenti sono inquinati e possono essere fonte di ogni tipo di veleno, ma la cosa più assurda è che tutti si indignano solo per il tempo di un caffè, per poi tornare subito dopo alle proprie vite come se nulla fosse, senza curarsi del fatto che queste vite, come quelle dei propri cari, figli, parenti e amici sono in pericolo costante.
La situazione nella quale versa, soprattutto, la nostra zona, quella del casertano, richiede l’intervento di tutte le risorse dello Stato, che devono essere messe senza indugio a disposizione di questa comunità, in primis l’esercito e le apparecchiature tecnologiche più avanzate per scovare i rifiuti tossici e bonificare le aree ove sono disseminati. A che serve pensare alle guerre se nella nostra nazione la gente muore per le ragioni più meschine e squallide, che avranno di certo arricchito qualcuno, ma se questo qualcuno non è stato così furbo da andare a vivere altrove, saranno con grande probabilità la causa anche della sua morte!!”
In questo contesto Nobis ha le idee chiare: “Cercheró di coinvolgere quanti più amici consiglieri comunali per avviare tutti gli strumenti a nostra disposizione affinchè questo stato di immobilismo istituzionale cessi nel più breve tempo possibile”.

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