SAN NICOLA LA STRADA – L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Delli Paoli, entro il prossimo 31dicembre 2012, non sarà in grado di raggiungere il tetto del 65 per cento della raccolta differenziata previsto dalla normativa vigente, fallendo miseramente il suo obiettivo. Il Sindaco Delli Paoli ha avuto diciotto mesi per tentare di raggiungere l’obiettivo del 65 per cento, ma, purtroppo, ha fallito ed i cittadini, ancora una volta, ne pagheranno le conseguenze continuando a pagare una bolletta fra le più alte d’Italia. D’altra parte, il fallimento della raccolta differenziata in Città è stata ampiamente documentata anche dal Comitato Cittadino “San Nicola – Città Partecipata”.

“Le maggiori perplessità da parte dell’opinione pubblica” – denunziò pubblicamente alcuni giorni orsono il Comitato – “….riguardano i “conti” della gestione economica del servizio RSU. Infatti secondo la “Determina” nr. 164/2012 del Settore Finanziario, le entrate tributarie a copertura totale dei costi della tariffa dovrebbero essere di 3.091.446 euro. Ma, ad  oggi, sembra che di tale importo il comune è riuscito ad incamerare solamente una cifra inferiore al 50%  delle entrate previste, soprattutto a causa di disguidi che non hanno permesso ai cittadini di ricevere le relative cartelle di debito (a proposito” – denunciò il Comitato – “il compito di inviare gli avvisi di pagamento è stato affidato alla stessa ditta specializzata con un costo annuo che si aggira intorno a 16.000 euro). Or dunque, se consideriamo che occorrono 3.120.000 euro per la ditta affidataria del servizio, con circa 800.000 euro da versare alla provincia di Caserta (quota, ancora così elevata per il mancato raggiungimento da parte del nostro Comune delle percentuali di raccolta differenziata per l’anno 2011), effettivamente” – fanno presente i soci del Comitato a Delli Paoli – “vi è una sottostima elevata della tariffa che deve coprire integralmente il costo del Servizio. Quindi, al di là delle alchimie contabili esposte in consiglio comunale durante l’esposizione del riequilibrio del bilancio, tutti vorrebbero sapere come stanno realmente i fatti e soprattutto le cifre che, oggi, sono evidentemente da insolvenza. Se la tendenza è quella di riportare nel  2013 tutte le pendenze economiche in bilancio e fuori bilancio, sarà veramente dura per noi sannicolesi tenuto conto del particolare momento sociale che stiamo attraversando; della sommatoria dei debiti del 2012; dell’incremento del costo del servizio raccolta RSU per il 2013; delle mancate rimesse statali per i Servizi Indivisibili e delle conseguenze disastrose di ordinanze (capestro solo per i cittadini)  emanate in precedenza. Ciò equivale a dire” – concludono i soci del Comitato cittadino – “che il mandato ricevuto è stato completamento disatteso”. Ma, ad aggravare la situazione relativa alla raccolta differenziata, come avevamo abbondantemente preannunciato dalle pagine della Gazzetta di Caserta, secondo gli ultimi dati ufficializzati alcuni giorni fa dalla Regione Campania e relativi al 2011, il Comune di San Nicola La Strada non ha superato, nel 2011, il 50 per cento nell’ambito della raccolta differenziata stabilito dalla legge (secondo la tabella in nostro possesso nel 2011 la raccolta differenziata a San Nicola La Strada ha raggiunto solo il 34,43 per cento). Per questo motivo, anche il Prefetto di Caserta, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, ha preso posizione, Infatti, il Prefetto ha spedito una diffida a tutti i Comuni della provincia di Caserta che non hanno rispettato le percentuali della raccolta differenziata. La massima funzionaria dello Stato, ha imposto a tutti i Comuni, il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, così come previsto dalla legge, pena la nomina di un commissario entro il prossimo mese di dicembre 2012. Si tratta di una bella gatta da pelare dal momento che solo il Comune di Valle di Maddaloni, secondo i dati della Regione, è in regola, dal momento che ha raggiunto il 65,03% di raccolta differenziata. Gli altri Comuni, invece, sono lontanissimi dal raggiungimento di questa percentuale, così come dimostra la media provinciale. Secondo l’osservatorio regionale della Campania, infatti, la media provinciale di raccolta differenziata nel 2011 è del 34,64%. Più vicini alla soglia del 65% sono i Comuni di Bellona con il 59,31%, Castel Morrone con il 58,83, San Felice a Cancello con il 55,86%, Piana di Monteverna con il 54,72%, Casapulla con il 53,87, Castel Campagnano con il 53,86, Arienzo con il 52,97, Camigliano con il 52,50. Per il resto dei Comuni è buio pesto, e, questo fatto, determina la nomina di almeno un’ottantina di commissari da parte della prefettura a meno di proroghe o di miracoli in queste settimane. Solo lo scorso mese di settembre la raccolta differenziata a San Nicola ha raggiunto il 54,4 per cento, portando, su base annua, la raccolta a quota 49,94 per cento, comunque lontano dal 65 per cento. Di certo, per effetto delle certificazioni dell’ORR San Nicola La Strada, dovrebbe rischiare il commissariamento per mancata ottemperanza della legge del 2011, a meno che il Prefetto avendo appreso che l’UTC di San Nicola La Strada ha preparato uno studio di fattibilità per la costruzione di una “Isola Ecologica con premialità” per i cittadini, si fa convincere che il Comune sta facendo il massimo possibile.

 

Nunzio De Pinto

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