Questa mattina, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, si è tenuta un’audizione della Terza commissione permanente sulla problematica dei dipendenti del Consorzio Agrario di Caserta e di quello interprovinciale di Salerno, Napoli e Avellino. All’incontro, presieduto dal consigliere regionale Luigi Bosco, ha partecipato anche una folta delegazione dei lavoratori, collocati in mobilità in seguito alla chiusura dei due consorzi. Lo scorso mese di aprile, il Consiglio di Stato aveva accettato il ricorso presentato dai dipendenti, dichiarando l’obbligo, a carico della Regione Campania, di provvedere ad attivare le procedure finalizzate alla ricollocazione lavorativa del personale. Tale provvedimento, secondo la sentenza, dovrà essere vagliato dagli organi regionali, i quali dovranno valutare la reale presenza delle condizioni necessarie affinché si porti a compimento la procedura di reintegro dei dipendenti. All’audizione sono intervenuti anche i responsabili della direzione Agricoltura e Risorse umane, i quali hanno espresso tutte le difficoltà che ci sono per ricollocare i 26 dipendenti del Consorzio Agrario, determinate dal Piano di stabilizzazione finanziaria, da vincoli di bilancio e dall’effettivo fabbisogno della Regione. E’ stato riferito che sono stati contattati almeno 60 enti, anche privati, con funzioni nel settore dell’agricoltura, al fine di valutare una disponibilità, purtroppo al momento alquanto scarsa, nell’assorbire il personale. Il prossimo primo dicembre, inoltre, potrebbe arrivare la nomina di un commissario ad acta. Dopo aver ascoltato le varie parti, il vicepresidente della commissione alle Attività produttive, Commercio, Turismo e Industria Luigi Bosco ha concluso: «Il nostro obiettivo è quello di risolvere il problema lavorativo di 26 persone. Sarebbe opportuno allargare l’elenco degli enti disponibili ad assorbire il personale del Consorzio Agrario, anche perché parliamo di lavoratori specializzati e competenti. Mi viene da pensare alle Asl, continuamente sotto organico, oppure ai Consorzio di bonifica ed altri organi con personale prossimo alla pensione. Per affrontare e risolvere l’annosa questione, ritengo che occorra avviare una collaborazione tra la direzione Agricoltura e Risorse umane della Regione con il commissario ad acta, qualora nell’udienza del primo dicembre dovesse arrivare la sua nomina. Abbiamo l’obbligo di rispettare la dignità di questi lavoratori».