CASERTA – I gruppi consiliari del PD, PSI, Speranza e il consigliere Nicola Melone esprimono la propria netta contrarietà all’ennesima modifica del funzionigramma del Comune deliberata ieri dalla giunta. “In particolare – scrivono – si esprime viva riprovazione per l’espansione del numero dei dirigenti. Da quando quest’amministrazione si è insediata ne ha promossi o assunti quattro, mentre non si riescono a pagare i dipendenti. Evidentemente non ci sbagliavamo quando dicevamo che la giunta intende premiare quel gruppo di dirigenti che ha avuto il merito di portare la città al dissesto! Ma la perplessità riguarda anche l’incapacità di programmazione ed organizzazione degli uffici, con necessità di aggiustamenti continui.
La maggioranza appare confusa e divisa, come dimostrano le assenze dell’UDC in giunta, lasciando la città senza garanzie circa il rientro dal dissesto. Anche le dichiarazioni di alcuni assessori circa la necessità di organizzare e monitorare le entrate lasciano stupefatti. La maggioranza ammette di non avere il polso dei residui attivi, eppure un mese fa ha votato un bilancio dichiarandolo attendibile. Ma allora questi residui da incassare ci sono o no? E se non c’è attendibilità nella riscossione si traggano le dovute conseguenze circa il concessionario, invece di creare ulteriori costi per la città. Se si aggiunge che i crediti richiesti nella procedura di liquidazione ammontano a soli 40 milioni, a fronte delle centinaia dichiarate prima del dissesto, la situazione si ingarbuglia ancora di più. La verità è che la maggioranza naviga a vista, e dà dimostrazione di credere che con le vecchie pratiche possa gestire la fase drammatica che la città attraversa. Predicano sobrietà, ma accontentano i dirigenti con ulteriori prebende, non toccano il concessionario pur considerandolo non affidabile e non garantiscono l’accesso agli atti amministrativi ai consiglieri. Ma chi governa Caserta, i cittadini attraverso i loro rappresentanti, o un’oligarchia di dirigenti? “
