“La nostra tradizione culturale si fonda sull’esclusione delle donne dallo spazio pubblico. Basti pensare alle radici giudaico-cristiane o ellenistiche. La rottura di queste radici profonde è all’origine della modernità”. Così Gianni Cerchia, docente di Storia contemporanea all’Università del Molise, ha introdotto l’ottava lezione del corso di aggiornamento formativo “Le donne e la politica. Nuove visioni e prospettive al femminile”, promosso da Scelta Civica per l’Italia. Tema della lezione di Cerchia è stato “La partecipazione politica delle donne nell’Europa del XIX e XX secolo”. “L’Italia – ha sottolineato Cerchia – è un Paese in grande ritardo. Basti pensare che il primo ministro donna in Gran Bretagna è datato 1924. Da noi il primo ministro donna Tina Anselmi fu nominato nel 1976. Solo tre donne senatrici a vita in tutta la storia della Repubblica. Molto c’è ancora da fare. Ma il problema sta nei tempi della società e nei tempi della politica”. Poi ha aggiunto: “È importante ragionare sul rapporto politica e donna, in quanto così si prende consapevolezza delle ragioni materiali di questa difficoltà e si aiuta sicuramente a costruire gli strumenti per cambiare i tempi della società, che sono più a misura di uomo che non delle donne”. Grande partecipazione e interesse anche per la lezione tenuta da Luigi De Cristofaro, segretario comunale, che si è soffermato sulla macchina amministrativa dei Comuni. Prossimo appuntamento con il corso di aggiornamento Le Donne e la Politica lunedì 21 dicembre dalle 15,30 alle 18,30 presso il Royal Caserta Hotel.

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