SAN NICOLA LA STRADA – La seduta consiliare relativa al Riequilibrio di Bilancio sarà il vero banco di prova per tutti i Consiglieri della maggioranza di centrodestra che, approvandolo, si assumeranno una grossa responsabilità, visto quello che, all’indomani dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2012, era stato certificato con una nota dal segretario generale, dr. Salvatore Massi, nella quale denunziava numerose criticità oltre ad essere stato notevolmente sottostimato.
Fra l’altro, a quella seduta erano assenti due consiglieri di centrodestra, Enrico Nuzzi dell’allora lista civica “Insieme” ed Alfonso Letizia del Pdl, e non avendolo votato risulta difficile credere che lo facciano ora che, secondo voci di corridoio, anche i consiglieri Raffaele della Peruta ed Antonio Megaro, si trovano in seria difficoltà ad approvarlo. A seguito della lettera del segretario generale, si sentirono chiamati in causa anche i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti che, con una nota a firma del dr. Vincenzo Cucco, Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Amministrazione comunale di San Nicola La Strada, avvisava l’ente su cosa fare e come intervenire per “riequilibrare il bilancio sottostimato”. In definitiva, sono in arrivo nuovi aumenti per i cittadini sannicolesi, a cominciare dall’aumento della T.I.A. Il Collegio chiarì che: “……Le variazioni di bilancio potranno interessare: 1) esclusivamente gli stanziamenti di spesa, effettuando una redistribuzione delle risorse fra interventi diversi dello stesso servizio o di servizi diversi, diminuendo gli stanziamenti realmente eccedenti il valore complessivo delle spese inerenti, ed adeguando gli stanziamenti resisi insufficienti: in questo caso i totali complessivi del bilancio non subirebbero mutamenti; 2) entrambi gli stanziamenti, delle entrate unitamente a quelli delle spese: vengono in tal caso modificati i totali complessivi del bilancio. Relativamente alla revisione delle somme appostate per il servizio TIA. Si ricorda che lo stessa è stata deliberata secondo le norme vigenti con una copertura del costo al 100%, pertanto le ulteriori spese dovranno sempre rispettare l’enunciato principio”. Si legge dalla nota che “da quanto emerso in seguito al passaggio di tesoreria comunale pare che vi sia un’attestazione del responsabile finanziario, sig. Perrotta e del Collegio dei Revisori che allo stato non vi sono somme vincolate. Tale affermazione, ove vera, è tanto più errata quanto dannosa”. In merito questo Collegio osserva che la verifica di cassa effettuata in occasione del cambio del tesoriere è avvenuta ai sensi dell’art. 223, comma 1 TUEL, ed è stato sottoscritto regolare verbale di verifica (peraltro in possesso dell’Ente) dal quale è possibile verificare tutte le attestazioni rilasciate. I successivi adempimenti avvenuti tra vecchio e nuovo tesoriere sono avvenuti in assenza del Collegio ed è a questi ultimi che bisogna fare riferimento per eventuali indicazioni su somme cosiddette “vincolate”. Sembra il caso di evidenziare che il bilancio di previsione 2012, come i precedenti del resto, indica quali sono le somme a destinazione vincolata come ad esempio i trasferimenti per funzioni delegate dalla Regione, o il rimborso di mutui. Come è noto il documento contabile, il bilancio di previsione nel nostro caso, una volta approvato viene trasferito anche al tesoriere il quale opererà proprio nel rispetto del documento e delle norme che regolano il rapporto tra tesoriere ed Ente. Appare dunque incomprensibile quale affermazione dannosa per l’Ente abbia mai rilasciato lo scrivente Collegio. Per quanto attiene poi a impropri eventuali utilizzi di somme a destinazione vincolata si rimanda ai successivi punti della presente relazione”. Sull’utilizzo di Fondi a Destinazione vincolata e sulle anticipazioni di tesoreria, il Collegio chiarì che “…Al fine di ridurre o addirittura annullare gli oneri per interessi passivi derivanti dalle anticipazioni di tesoreria, gli enti locali, ad eccezione di quelli in dissesto, possono disporre l’utilizzo, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti, anche se provenienti dall’assunzione di mutui con istituti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, per un importo non superiore all’anticipazione di tesoreria disponibile ( art. 222, Tuel). Nello specifico si rimanda all’art. 195 del Tuel che chiarisce quali entrate a destinazione vincolata possono essere utilizzate. Appare chiara dunque la correlazione esistente tra utilizzo delle predette somme e anticipazioni di tesoreria e, per una corretta applicazione delle norme richiamate, occorre che l’Amministrazione adotti, ad inizio di ogni anno, una delibera di Giunta trasmessa al tesoriere e da quest’ultimo gestita su specifiche richieste dell’Ente. Al punto 3) della relazione del Segretario Comunale” – è scritto nella nota del Collegio – “sono richiamate le delibere di Giunta che nei vari anni, fino ad arrivare a quella del 2012, la numero 46, si sono succedute per l’utilizzo proprio delle somme a destinazione vincolata. A parere di Questo Organo, il Segretario Comunale ben conosce la Delibera di Giunta n. 46/2012, la quale sarà stata sicuramente adottata in conformità alla Legge e cioè con una quantificazione complessiva delle somme utilizzabili e il loro costante aggiornamento nel corso dell’esercizio. L’anticipazione di tesoreria, vale la pena ricordare, è attivata nei limiti imposti dall’art. 222 del TUEL”. Sulla Contabilità delle opere pubbliche, i Revisori hanno sottolineato che “….. Il Segretario riferisce che, da quando ha assunto la titolarità della carica, avrebbe riscontrato delle anomalie relativamente al sistematico ricorso all’istituto della variante in corso d’opera per “attingere” ai ribassi d’asta previsti nei quadri economici oltre che a delle perizie per commissionare lavori aggiuntivi alle ditte affidatarie. Inoltre, afferma che “La procedura anche se legittima comporta certamente nuovi oneri a carico del bilancio comunale e dei quali non è sempre stato possibile trovare traccia”. Alla luce di quanto riferito, questo Collegio richiede all’Amministrazione la sospensione nell’emissione di mandati di pagamento con contestuale richiesta agli Uffici preposti di un analitico accertamento di tutte le opere in corso al fine di verificare il rispetto di tulle le norme in materia”. Circa le irregolarità sulle poste cosiddette “partite di giro“, i Revisori fanno sapere che “… si è già richiesto all’Amministrazione il dettaglio del titolo VI dell’Entrata e del Titolo IV della spesa al fine di verificare eventuali irregolarità contabili”.
Nunzio De Pinto