I lavoratori Ericsson di Marcianise attaccano a muso duro la europarlamentare del Pd Pina Picierno per la nota di soddisfazione inviata ieri dopo l’ipotesi di accordo al Mise sulla cessione dello stabilimento a Jabil. Ecco il testo”Con riferimento all’articolo pubblicato su alcune testate, relativo alle dichiarazione rilasciate dall’ On. Picierno, sulla vertenza Ericsson Marcianise, vanno fatte alcune doverose precisazioni. Innanzitutto, lascia costernati e sgomenti, notare come questi pseudo “Sciacalli”, cavalchino l’onda della ribalta mediatica ed il riflettore acceso sulla incresciosa vicenda che ci vede protagonisti, eventualmente mossi da pura Campagna elettorale. L’onorevole Picierno, nonostante diverse sollecitazioni, in quanto Parlamentare di questo territorio, non ha mai ritenuto i lavoratori Ericsson “degni” della sua attenzione, tanto da glissare i nostri inviti ad incontrarci, riferendo di essere impegnata in viaggi ed in altre iniziative. La stessa Picierno, nelle sue dichiarazioni, pone l’accento sugli impegni profusi dal Governo e sul prezioso contributo di quest’ultimo, nel dirimere la questione, ormai consci che non sappia neanche di cosa stia parlando. Al di la di questi comunicati tendenziosi, che hanno il solo scopo di fare politica spicciola ed intrisa di demagogia, i lavoratori Ericsson denunciano ancora un accordo che ha come oggetto solo ammortizzatori sociali, senza nessuna prospettiva di Sviluppo, giocando con il fatto di essere stati posti dinanzi ad un aut-aut. In tutta questa storia, come già evidenziato in altre occasione, va denunciata la posizione assunta dagli esponenti della Regione e del MISE. Nello specifico, L’Assessore Nappi, quale rappresentante della regione Campania, ha completamente disertato l’ultimo incontro tenutosi al MISE il 9 Marzo u.s., palesando il totale disinteresse per una vicenda catastrofica che tocca da vicino questa Regione. All’unico incontro da lui presieduto, in data 4 marzo u.s. la presenza dell’Assessore, in veste di rappresentante della Regione Campania, è durata meno di cinque minuti, caratterizzati da una irritante superficialità e fretta di andare via, per non ben precisati altri impegni. Invece, la posizione assunta dal Governo è stata di “Osservatore” silenzioso, inerme e disinteressato, con il solo scopo di rimandare il problema tra qualche anno. Anzi in alcuni casi l’atteggiamento del Dott. Castano, giustappunto quale rappresentante del MISE, è stato a tratti spocchioso , irritante e poco rispettoso, nei confronti soprattutto dei tanti lavoratori accorsi nella città capitolina e che attendevano fuori, spesso accompagnati anche dai propri figli, perché va ricordato che questo accordo ruba il futuro soprattutto ai figli dei Lavoratori Ericsson Marcianise. Questo è lo scenario vero, di desolazione e di totale abbandono, in cui i lavoratori hanno dovuto lottare per i loro diritti e per il loro lavoro, accompagnato da un aberrante e voluto/pilotato, silenzio dei Mass media Nazionali. Il fatto che questa terra sia capace di generare rappresentanti istituzionali, sordi e ciechi all’occorrenza, quali l’On. Picierno, l’Assessore Nappi e il Presidente Caldoro, non ci fa assolutamente ben sperare per il futuro nostro e dei nostri figli. Del resto, una persona che ritiene che con 80 euro si possa fare la spesa per 15 giorni, la dice lunga sul suo distacco dalla realtà in cui NOI siamo immersi, nostro malgrado. Invece, viene usata questa occasione, per ringraziare l’Onorevole Camilla Sgambato, unica Parlamentare Casertana, che ha dato un reale contributo, che è stata presente al fianco dei lavoratori, sotto la pioggia sia alla Regione Campania che al Mise, dando supporto fisico e morale, coinvolgendo anche altri parlamentari campani, anch’essi solidali e presenti ad alcuni incontri istituzionali. Anzi chiediamo ai già fattivi e solerti Onorevoli: Sgambato, Valente, Bossa, Iannuzzi, Carloni, Manfredi, Valiante, Migliore, Bonavitacola, Famiglietti, Tartaglione, Palma, Puglia e Moronese (questi ultimi hanno anche chiesto ed ottenuto una audizione in Parlamento) di non abbandonarci in questa fase così delicata, visto che il peggio, temiamo, debba ancora arrivare. Diffidiamo ufficialmente, chiunque, dall’ utilizzare e strumentalizzare la nostra protesta, dettata da un vero dramma personale e sociale, per meri scopi di propaganda politica, cavalcando l’onda della notorietà nei salotti televisivi e per mezzo stampa. Difenderemo, altre-sì, ad oltranza l’operato di chi davvero ha creduto, ci ha supportati ed incoraggiati con azioni concrete, in questa difficile lotta”.

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