ORTA DI ATELLA – Da sempre il gioco più diffuso in campagna elettorale, al quale non si è sottratto il Sindaco uscente di Sant’Arpino, è quello a chi la spara più grossa. Tuttavia, poiché “carta canta”, sulla questione dell’ex Palazzo Municipale del disciolto Comune di Atella di Napoli (di cui sono comproprietari i Comuni di Orta di Atella, Succivo e Sant’Arpino), il primo cittadino avrebbe fatto meglio a mostrare maggiore prudenza nel rilasciare dichiarazioni che possono essere facilmente smentite da una semplice lettura degli atti.

La questione dell’ex palazzo Municipale è tornata alla ribalta solo quando, dopo anni di incuria e disinteresse, il Comune di Orta di Atella, con due raccomandate a/r recapitate il 27/03/2012 ed il 28/05/2012, ha formulato al Comune di Sant’Arpino richiesta di accesso di atti. Solo da quel momento, infatti, il Comune di Sant’Arpino si è fatto carico di convocare una serie di riunioni tra gli Enti comproprietari, ai quali il Comune di Orta di Atella ha sempre partecipato, fornendo il proprio contributo, come da verbali del 05/09/2012, 14/09/2012 e 25/09/2012. Quanto alla riunione convocata per il giorno 25/01/2013, il Comune di Orta di Atella ha fatto pervenire agli Enti invitati la propria impossibilità a prendervi parte, chiedendo che future riunioni, prima delle convocazioni ufficiali, fossero preventivamente concordate tra i soggetti interessati, al fine di consentire a tutti la partecipazione, compatibilmente con gli altri impegni istituzionali. Questo per quanto riguarda il metodo. Per quanto, invece, attiene, al merito della questione, si sono registrate, nel corso delle riunioni, delle divergenze sulle forme di gestione dell’ex Palazzo Municipale. Il Comune di Sant’Arpino, infatti, insiste sulla nomina di un amministratore che avrebbe compiti tipici dell’amministratore di condominio. Il Comune di Orta di Atella, invece, individua nella fondazione lo strumento di gestione non solo ottimale, ma, addirittura, necessario, in considerazione del carattere artistico-culturale del bene e del contesto in cui è inserito (Parco Archeologico della Città di Atella), peraltro senza oneri aggiuntivi per i Comuni coinvolti, secondo quanto disposto dal recente Decreto sulla così detta spending review. Mi rendo conto che non è questa la sede per approfondire una tematica che richiede lungimiranza e non semplice attenzione ad un immediato tornaconto elettorale. Ho, tuttavia, ritenuto di dover offrire un contributo alla realtà e verità dei fatti, non essendo consentito a nessuno di fare campagna elettorale diffondendo informazioni quanto meno inesatte, per lo più tirando in ballo soggetti estranei alle dinamiche elettorali del Comune di Sant’Arpino.

 

 

Angelo BRANCACCIO

Sindaco di Orta di Atella

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