RECALE – Fratelli d?Italia di Recale ha chiesto all’amministrazione Vestini di aprire alle associazioni i locali dell’ex Casa Comunale.  Un modo per far crescere le strutture associative cittadine e valorizzare il palazzo di piazza Matteotti che potrebbe diventare una vera e propria casa delle associazioni.

 

Ecco il testo della missiva protocollata:

 

Fratelli d’Italia di Recale intende sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione cittadina la questione della destinazione d’uso dei locali appartenenti alla ex Casa comunale.  Considerato il recente trasferimento degli uffici comunali nella sede nuova del Comune, si propone che, in assenza di una destinazione previamente concordata, il Sindaco e i membri della Giunta decidano di mettere i locali dell’ex Casa Comunale a disposizione dei movimenti associativi presenti sul territorio. La proposta di Fratelli d’Italia-Sezione Recale verte sulla considerazione di dare un rinnovato prestigio alla ex sede della Casa comunale di piazza Matteotti, quale centro propulsivo della vita sociale della nostra città, cedendo in locazione la struttura a favore di associazioni che perseguano fini socio-culturali.

L’idea è  di certo in linea con gli artt.118 e 119 della Carta Costituzionale, dopo la novella legislativa avvenuta nel 2001, che stabiliscono ‘i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato’ e con la previgente disciplina dei beni patrimoniali appartenenti a Enti pubblici, ex art.826 c.c.. La stessa recentissima autorevole giurisprudenza (da ultimo, tra le altre, Tar Marche 5 aprile 2013, n.285) ha affermato la possibilità di dare in locazione diretta un immobile comunale senza la necessità di esperire il procedimento di evidenza pubblica, purchè si tratti di associazioni che non perseguano fini di lucro e per un limitato periodo di tempo. Inoltre, gli interventi di finanza pubblica in merito alla spending review, volti ad accelerare la costruzione di una Pubblica amministrazione più efficiente e celere, ma con costi contenuti, possono essere soddisfatti dalle entrate che in questo modo il Comune di Recale potrebbe ottenere, senza ricorrere ad  ulteriori spese a scapito di servizi essenziali. I benefici della proposta sembrano evidenti, considerando che se da un lato il Comune, come altre amministrazioni necessita di reperire liquidità, potrebbe cedere in locazione gli immobili storici, percependo un canone minimo da parte delle associazioni che aderiranno all’iniziativa. Dall’altro lato, e come dimostrano già le esperienze di altre comunità locali, la fruizione da parte di associazioni, dei locali che prima venivano utilizzati dal Comune consentirebbe da un lato alle attività associative di crescere e attestarsi in modo stabile, favorendo la partecipazione della cittadinanza a forme associative di svariato livello ed interesse (dalla tematica ambientale, a quella sociale, …). Pertanto, accogliere questa proposta in tempi brevi agevolerebbe non solo la dimensione sociale della comunità cittadina, ma soprattutto eviterebbe di lasciar andare i locali comunali al loro destino, al rischio che vengano danneggiati i beni presenti e che decada la stessa struttura. La creazione di un ‘palazzo delle associazioni’  in Piazza Matteotti, quale sede delle associazioni cittadine garantirebbe una maggiore vivibilità della dimensione sociale da parte di ogni singolo individuo, che, per essere incentivato a relazionarsi con l’Amministrazione, va coinvolto in un circolo virtuoso che muove dal privato al pubblico,e viceversa.

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