“Ostilità” è la parola chiave della mozione che il gruppo Falciano Futura ha presentato ai lavori del Consiglio Comunale straordinario sulla vicenda della Cava Cesque che si è celebrato lunedì 13 Ottobre 2014 e che, nonostante l’insolito orario ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini. Nella mozione presentata è stato sottolineato che “nelle quattro conferenze dei servizi è risultata evidente, leggendo i verbali, la non esplicita avversione in via di principio, da parte dell’Amministrazione Comunale, alla ripresa delle attività di frantumazione di materiale roccioso all’interno dell’area richiesta dalla ECLA srl”.
“Il tecnico comunale – hanno dichiarato i consiglieri comunali Corrado Freddino e Igor Prata – come le altre istituzioni partecipanti alle sedute, aveva numerosi appigli per resistere all’insistenza dei legali della ECLA, ad esempio il comma 3 delll’art 5 della Legge Regionale 54/85 (messo in evidenza, in Conferenza dei Servizi, dal rappresentante del Genio Civile) che vieterebbe, nelle aree cava dove non vi è autorizzazione all’escavazione, anche le altre attività (es. la tritatura di roccia già estratta). Ma, sempre dai verbali stessi, è emersa la chiara debolezza delle istituzioni preposte. Alla determinazione dei legali che hanno rappresentato la ECLA ha fatto da fiacco contraltare un atteggiamento rinunciatario, arrendevole e, diciamolo pure, sottomesso di queste, tra cui l’Amministrazione di Falciano del Massico. È evidente che ai tecnici comunali non fu impartito alcun indirizzo, che invece secondo noi poteva assolutamente essere disposto dagli organi politici dell’Amministrazione”.
“Ecco perché” – continuano Freddino e Prata – “abbiamo proposto, nella nostra mozione consiliare, che il Consiglio Comunale approvasse una dichiarazione di aperta ostilità, da parte dell’Amministrazione Comunale, alla possibilità che attività produttive di tipo insalubre si insedino o si reinsedino sul territorio di Falciano del Massico; di aperta ostilità alla possibilità che aziende già in passato coinvolte in procedimenti giudiziari per sversamento illecito di rifiuti pericolosi e la cui proprietà sia riconducibile a persone con problemi giudiziari per legami con la criminalità organizzata, continuino o riprendano a svolgere attività produttive sul territorio comunale di Falciano del Massico. Tale asserzione chiara di inospitalità avrebbe potuto essere, se fatta tempo fa, un orientamento cui i tecnici comunali avrebbero dovuto tener conto, ad esempio nelle conferenze dei servizi. Se fatta oggi sarebbe ugualmente importante per impartire linee di approccio dei tecnici al proseguo della vicenda”.
“Inoltre abbiamo chiesto, nella stessa mozione, di avviare la procedura per sospendere in autotutela l’autorizzazione unica ambientale rilasciata e di istituire una task-force coadiuvata da esperti per la revisione dell’iter che ha portato al rilascio dell’autorizzazione stessa. Troppe le falle in questo iter, come la richiesta della certificazione antimafia avvenuta solo ad autorizzazione già rilasciata”.
“Ricordiamo – concludono i due consiglieri – che nel frattempo l’onorevole Scotto, capogruppo di Sel in parlamento, sta per depositare un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, al Ministro dell’Ambiente e anche al Ministro dell’Interno per far luce sul caso cosi come faranno il Senatore di Sel De Cristofaro in Commissione Antimafia e la consigliera regionale del Pd Lucia Esposito in Commissione Regionale trasparenza ed ambiente”.
La mozione di Falciano futura è stata tuttavia bocciata dal Consiglio Comunale, essendo stata votata a favore solo dai due estensori. Freddino e Prata concludono: “Siamo in ogni modo soddisfatti, anche se parzialmente, perché finalmente abbiamo portato la maggioranza a uscire allo scoperto sul tema, e fondamentalmente sulle nostre posizioni. Partivamo da uno scenario che vedeva una maggioranza sfuggente e arroccata in difesa, come dimostra la stessa convocazione del Consiglio Comunale all’ora di pranzo. La salute dei cittadini e la vocazione agricola del nostro territorio va preservata, e questo non può avvenire se vengono messi in essere dei pasticci che solo un nicchiare in silenzio poteva tollerare”.