Tra il serio e il faceto. La presenza di Giuseppe Mozzillo all’iniziativa del premier Renzi al Comunale di Caserta si presta ad una duplice lettura. La prima (quella seria) investe l’aspetto politico e apre la porta a scenari più o meno clamorosi. La partecipazione ad una manifestazione che ha visto protagonista il segretario nazionale del Pd presta il fianco a una serie di supposizioni: il sindaco di Orta di Atella è pronto a indossare la casacca dem? Sul piano locale quale interlocuzione c’è stata? Mozzillo si è rapportato a Francesco Piccirillo, a Peppe Roseto o a chi altro? Proviamo ad abbozzare qualche ipotesi. Il passaggio del primo cittadino ortese al Pd non appare imminente. Ma sembrano iniziate le prove tecniche di dialogo in prospettiva futura. Presenziare all’incontro del popolo dem con Renzi segna una scelta di campo inequivocabile sul referendum costituzionale: Mozzillo si è schierato apertamente per il sì. Per ora la sua partecipazione alla kermesse del premier va letta in questa direzione. Sulla possibile adesione al Pd poi si vedrà. A livello cittadino già qualcosa bolle in pentola. Non a caso nei giorni scorsi si è aperta una crepa vistosissima, e forse insanabile, tra Piccirillo e Roseto. I due (ex)amici di partito, esponenti di spicco del Pd, hanno costituito due diversi comitati referendari per il sì. Segnale lampante di una divaricazione forte e chiara, nata da una contrastante visione politico-amministrativa rispetto alle future elezioni comunali. Piccirillo vorrebbe che il Pd esperisse la possibilità di creare un’ampia coalizione, nell’alveo del centrosinistra, aperta anche ad esponenti delle passate amministrazioni. Mozzillo e qualche altro attuale esponente della maggioranza? Forse. E quindi la presenza del sindaco da Renzi potrebbe in parte essere riconducibile a contatti con Piccirillo. Diametralmente opposta la posizione di Roseto, secondo il quale il Pd si dovrà alleare sul piano locale soltanto con quelle forze politiche e civiche che non hanno mai avuto nulla da spartire con l’attuale maggioranza e con quelle del passato. Chi la spunterà tra Piccirillo e Roseto? Difficile prevederlo sia perché trattative vere e proprie non sono state ancora imbastite, sia, e soprattutto, perché nel Pd ortese non si riesce mai a capire chi “comanda”. Torniamo a Mozzillo. Come detto, una cosa è certa: il primo cittadino sta facendo campagna elettorale per il sì al referendum. C’ha messo la faccia. Così come il consigliere comunale Arturo Vislino, anche lui presente alla convention con Renzi. Questo fa presumere che anche altri componenti della maggioranza voteranno e faranno votare sì alla riforma del governo. Ad Orta di Atella ci dovrebbe essere un plebiscito per il sì. Sarà vero? Staremo a vedere. Ora passiamo al faceto. La presenza del sindaco di Orta alla manifestazione con il premier ha suscitato ilarità tra gli antimozzialliani e tra alcuni cittadini per un fotomontaggio (in basso a sinistra, mentre a destra pubblichiamo una foto “vera”) che ritrae Mozzillo alle spalle di Renzi. Un po’ per lo sguardo, un po’ perché si “catapulta” in avanti, il sindaco è stato paragonato a Gabriele Paolini, noto disturbatore televisivo. La foto circola su whatsapp. E i commenti ironici si sprecano. Beh, l’accostamento è forzato. Ma forse qualcuno ricorderà quella scena memorabile di quando il giornalista Paolo Frajese prese a calci Paolini in diretta tv. Ecco, in questo caso c’è un’assonanza: tutti gli antimozzilliani vorrebbero fare la stessa cosa con il sindaco. In senso figurato e non solo.

Mario De Michele


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