CASERTA – “Via i traditori, per il bene del paese”. Parte da Caserta l’offensiva dei Giovani Democratici contro chi, in parlamento, ha bruciato la candidatura di Prodi a Presidente della Repubblica e aperto, di fatto, le porte ad una crisi del Partito Democratico che si materializzerà tra pochi minuti nella direzione nazionale che dovrà prendere atto delle dimissioni di Bersani e di tutto il gruppo dirigente.
“Uno su quattro ha tradito… è inaccettabile!” recita il manifesto su cui c’è stato subito un ampio consenso tra i Gd di Terra di Lavoro: “Noi siamo altro – spiega il presidente provinciale Pasquale Fiorenzano – e vogliamo che nel partito sia fatta chiarezza. Così non si può andare avanti come dimostrato anche dal fermento che c’è nella base che ha messo in piedi #occupypd”.
Ma al di là della questione nazionale la direzione di ieri si è confrontata anche sul futuro del Pd in Provincia di Caserta. Animato e appassionato il dibattito che ha messo sul banco degli imputati tutta la dirigenza provinciale. Feole e i suoi sostenitori sono stati fortemente contestati in quanto non stanno raccogliendo le istanze che arrivano dai territori e sono solo preoccupati di riaprire il tesseramento per poter blindare l’esito del congresso che si terrà qui a breve.
I Gd, insomma, sono pronti allo scontro per cambiare la natura e la gestione del Pd in Terra di Lavoro. A breve il dibattito della direzione sarà sintetizzato in un documento.
Angelo Golia