Questa mattina Giorgia Meloni ha riunito  e presentato a Prato il primo esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Per la Campania era presente il casertano Gimmi Cangiano che con gli altri componenti dell’esecutivo  ha  partecipato ad un blitz all’interno di un capannone cinese in via Rossini a Prato, centro del distretto industriale tessile della città toscana. La visita all’azienda cinese è servita  per accendere i riflettori sulla concorrenza sleale cinese nei confronti delle imprese italiane e per ribadire come la tutela del Made in Italy sia una delle battaglie caratterizzanti del movimento.

«Abbiamo scelto Prato per la prima riunione dell’esecutivo nazionale per dare un segnale su come Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale intende portare avanti il suo impegno politico, con dirigenti che non si chiudono nel Palazzo ma che girano in lungo e il largo l’Italia per dare risposte concrete ai problemi. Se lo Stato chiede responsabilità ai cittadini deve dare il buon esempio. E noi dobbiamo ripartire da qui, da questa idea della giustizia, del rispetto delle regole e della tutela di quello che rappresentiamo. Siamo disponibili a tramutare le istanze di questo territorio in proposte di legge, atti di indirizzo al governo o in altre iniziative parlamentari utili per dare risposte concrete: dai maggiori controlli bancari al porre in sede europea il tema dell’introduzione di un’imposta di solidarietà per le merci che vengono importate dalle Nazioni che non rispettano i diritti dei lavoratori e le regole minime di tutela della salute e dell’ambiente. Verificheremo se ci sono i margini per applicare anche a questa realtà le stesse norme che si applicano per tracciare il denaro delle associazioni mafiose. Questa situazione produce un altro problema, che è quello della tutela del Made in Italy. Quando stamattina siamo entrati nel capannone cinese abbiamo trovato per terra le etichette con scritto ‘confezionato in Italia’. Questo a dimostrazione che la concorrenza sleale non arriva solo dall’estero ma ce l’abbiamo dentro casa, dove viene realizzato un finto e scadente Made in Italy che mina alla base la credibilità e la qualità dei nostri prodotti. Noi non competiamo sulla quantità nel mercato della globalizzazione ma sulla qualità. Su questo siamo imbattibili. Chiediamo la lealtà, di poterci misurare ad armi pari e il rispetto delle regole per tutti». È quanto ha dichiarato il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni.

 

 

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