PIEDIMONTE MATESE – Adesso la parola passa agli amministratori : o dentro o fuori. O rinunciare agli uffici del giudice di pace o attivarsi concretamente con la realizzazione dei consorzi intercomunali (singoli ma essendo piccoli comuni in forma associata) per far fronte ad una serie di spese come richiesto da ministero. Dopo il 29 aprile non c’è più appello o scusante.

Ne Parliamo con l’avvocato Antonio Palmieri, componente dell’associazione forense locale e tra i più attivi nel fronte della mobilitazione. Come stanno le cose ? “Con provvedimento datato 28.02.2013 il Ministro della Giustizia ha pubblicato la tabellazione e l’elenco relativo alla soppressione delle sedi degli Uffici del Giudice di Pace non circondariali ed il termine entro cui i Comuni possono inoltrare al Ministero la delibera relativa al mantenimento delle sedi relative che scade il 29.04.2013”. Cosa prevede la normativa ? La normativa di riferimento, infatti, prevedeva che: la pubblicazione nel bollettino ufficiale e nel sito internet del Ministero della giustizia degli elenchi degli uffici del giudice di pace da sopprimere o accorpare e poi che entro sessanta giorni dalla pubblicazione di cui alla lettera n), gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possano richiedere e ottenere il mantenimento degli uffici del giudice di pace con competenza sui rispettivi territori, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi, restando a carico dell’amministrazione giudiziaria unicamente la determinazione dell’organico del personale di magistratura onoraria di tali sedi entro i limiti della dotazione nazionale complessiva nonché la formazione del personale amministrativo Terza ed ultima condizione disposta quella di prevedere che, entro dodici mesi dalla scadenza del termine di cui alla lettera o), su istanza degli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, il Ministro della giustizia abbia facoltà di mantenere o istituire con decreto ministeriale uffici del giudice di pace, nel rispetto delle condizioni fissate nei punti precedenti della normativa” conclude Palmieri. Insomma si prospettano settimane decisive in riferimento a questo tipo di servizio giudiziario periferico.

 

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