“Archiviazione” per Alfonso Buonanno. “Rinvio a giudizio” per Gianluca Di Luise. Questa la decisione del consiglio comunale di Gricignano sulla contestazione di incompatibilità dei due componenti del civico consesso. Buonanno è anche assessore, Di Luise siede tra i banchi dell’opposizione. Su entrambi pendeva l’ipotesi di un contenzioso in atto con il Comune. Ma il primo è stato “assolto”. Mentre il secondo “condannato” a presentare una memoria difensiva entro 10 giorni. Per tutte e due si tratta di una lite pendente con l’Ente in seguito alla richiesta di risarcimento per danni subiti (in periodi e circostanze diverse) dalle rispettive auto a causa delle pessime condizioni del manto stradale. I due “casi” erano all’ordine del giorno dell’ultima seduta consiliare. Contro la contestazione di incompatibilità di Buonanno ha votato compatta l’intera maggioranza (i due interessati sono usciti dall’aula al momento del voto). I consiglieri di opposizione Vincenzo Santagata e Vittorio Lettieri invece hanno espresso parere favorevole. L’assessore se l’è cavata sulla scorta di una nota da cui si evince che, prima dell’elezione a consigliere comunale, aveva proceduto alla cessione del credito al suo avvocato. Gli elementi prodotti a sua difesa da Buonanno sono stati accolti in toto dalla maggioranza. Sorte opposta è toccata a Di Luise. La compagine guidata dal sindaco Andrea Moretti ha dato, senza distinguo, il via libera alla contestazione di incompatibilità.
Sì anche da parte di Santagata e Lettieri che hanno adottato lo stesso metro di misura utilizzato con Buonanno. E ora, per evitare la decadenza dalla carica, al consigliere di minoranza non resta che affidarsi alle controdeduzioni. Ma cosa dovrebbe controdedurre Di Luise se, come riferisce lui stesso, non ha alcuna lite pendente con il Comune? “Il mio contenzioso con l’Ente risale al maggio 2010, ma solo nell’aprile 2015 il giudice ha disposto il precetto per il risarcimento di 350 euro per i danni subiti dalla mia auto per le condizioni dissestate di una strada comunale. In seguito alla sentenza passata in giudicato e al precetto – afferma il consigliere – ho immediatamente posto fine alla lite con il Comune rinunciando ai soldi che mi erano stati riconosciuti. Lo scorso maggio ho protocollato una lettera per chiarire che tra il sottoscritto e l’Ente non erano in atto contenziosi per la mia rinuncia al risarcimento e al precetto”. E allora perché il consiglio gli ha contestato l’incompatibilità? Di Luise non ha dubbi. “Sono stati adottati due pesi e due misure. Buonanno è stato “salvato” nonostante la cessione del credito non estingua la lite, mentre io sono stato “punito” nonostante non abbia contenziosi con il Comune. Situazione che ho comunicato ufficialmente già mesi fa con relativa documentazione. E’ evidente – sbotta Di Luise – che si tratta di un vergognoso tentativo di epurazione politica, che sicuramente fallirà, per mettere il bavaglio a un consigliere di opposizione che evidentemente sta dando fastidio a chi vorrebbe gestire “allegramente” il Comune. “La maggioranza ha come unico obiettivo quello di distogliere l’attenzione su un disavanzo straordinario di amministrazione di circa un milione e mezzo di euro, questione su cui mi sto battendo da 3 anni. Ho sempre detto che i bilanci approvati finora sono di fatto falsi. E ora me la vogliono far pagare, ma non ci riusciranno”.
Il “caso” Di Luise si è riverberato anche sul piano politico creando una spaccatura nel Pd di Gricignano dovuta anche alla contraddizione che il partito vive all’interno del consiglio. Infatti pur essendo componente della direzione provinciale dei dem casertani Di Luise si contrappone alla maggioranza guidata da Moretti di cui fanno parte l’assessore Attilio Guida e il consigliere Antonio Lucariello, anche loro del Pd. La vicenda ha acuito la contraddizione. E a quanto si apprende, il segretario cittadino Andrea Di Foggia, l’avvocato Nicola Tessitore e Saverio Carbisiero, la sera prima del consiglio, hanno fatto da pontieri proponendo di far astenere Guida e Lucariello nella votazione sulla delibera di contestazione dell’incompatibilità di Di Luise. Ma l’assessore e il consigliere dem in assise si sono diligentemente allineati alla maggioranza. Anche perché Moretti aveva detto a chiare lettere che chi avesse votato contro si sarebbe posto fuori dalla squadra di governo. In parole povere sarebbe stato “cacciato”. Sul Pd il giudizio di Di Luise è tranciante. “Sono molto deluso dall’atteggiamento di Attilio Guida e Antonio Lucariello che, evidentemente per la paura di subire ritorsioni politiche dalla maggioranza, hanno chinato la testa e ubbidito. Ma non sono sorpreso più di tanto. Il Pd di Gricignano – conclude il consigliere di minoranza – è un partito patriarcale nelle mani di Tonino Guida, che non lo molla neanche con le cannonate”.
E in questo caso c’è sicuramente una “lite (politica) pendente”.
Mario De Michele