Che sarà mai se Ernesto Palermiti, ex responsabile del settore Lavori pubblici, denuncia di aver subito pressioni da parte del vicesindaco per “apparare” un problema ad un suo amico architetto? E che c’è di strano se ai “praticanti” dell’ufficio tecnico comunale venivano indicate quali “pratiche” edilizie mettere “in ordine”? E quante storie per il rischio, ravvisato dallo stesso Palermiti, dell’arrivo della commissione d’accesso! Per non parlare poi della replica del sindaco che ha gettato ombre sull’ingegnere. Tutte sciocchezze.
L’interrogativo che assilla gli amministratori è un altro: come ha fatto quel “venduto” del direttore di Campania Notizie, che sarei io, a venire in possesso del “carteggio segreto” tra l’ex dirigente comunale e Moretti? Un arcano da svelare con ogni mezzo. “Chi è la talpa?”, si chiede su Facebook (che palle!) quel giocherellone del vicesindaco Andrea Aquilante. Che annuncia l’istituzione di una “commissione d’inchiesta”.
Sempre su Fb (che palle!), lo stupefacente… presidente del consiglio comunale, Salvatore Cesaro, esprime tutto il suo sdegno per “articoli spazzatura basati su false notizie che diffondono falsa informazione!”. E aggiunge: “Sconcertante è poco, professionisti che vendono la loro professione per pochi spiccioli!”. Lo stupefacente… Cesaro si esalta e conclude: “La parola vergogna è l’unica che può andar bene in questi casi”. Insomma, ancora una volta, il presidente del consiglio dimostra di essere stupefatto…
Queste sono le chiacchiere, ora entriamo nel merito delle questioni. Ma prima vorrei fare una breve riflessione (poi ci vedremo in Tribunale) sui giornalisti “venduti”, quindi su di me, accusato dalle note meretrici della politica e dai soliti facebookkini di regime, di essere stato assoldato, tra gli altri, dall’ex sindaco Andrea Lettieri. Numero uno: a Gricignano tutti sanno chi sono i giornalisti a libro paga, oggi e in passato, di amministratori e politici. Numero due: all’epoca in cui Lettieri era primo cittadino, il sottoscritto è stato l’unico giornalista (chissà perché?) ad essere querelato da lui per aver criticato il suo operato. Numero tre: mi risulta che a ricevere soldi (a palate) da Lettieri sia stato proprio lo stesso fallito, a quei tempi sul piano giuridico, oggi sotto il profilo politico, che mi accusa di essere un “venduto”.
Ma, ripeto, queste cose le chiariremo davanti al giudice, che ripristinerà la verità e comminerà condanne penali e pecuniarie (che spasso). Adesso parliamo di cose serie. Nella sua “letterina” d’addio l’ex responsabile dell’area Lavori pubblici (clicca qui per leggere l’articolo) accusa alcuni esponenti della maggioranza, in particolare il vicesindaco Aquilante, di gestire il Comune in modo clientelare e poco trasparente.
Palermiti, che per la sua competenza e le sue doti morali, ha lavorato spesso con le commissioni straordinarie (anche a Gricignano), lancia una serie di pesantissime accuse indicando nomi e fatti specifici. Riferisce, tra l’altro, di aver subito pressioni da parte del vicesindaco su “un provvedimento sanzionatorio su un cantiere abusivo” per favorire un tecnico amico di Aquilante. Non solo. Scrive (scripta manent) che le “pratiche” edilizie venivano messe “in ordine”, tramite i “praticanti”, in base alle indicazioni politiche e in alcun casi anche su indicazione di tecnici esterni. E ancora: l’amministrazione non ha voluto istituire la commissione per le pratiche edilizie perché si è “pensato di non avere capacità di scelta”, cioè di non poter contare su tecnici legati alla politica.
Dopo aver elencato anche altri episodi altrettanto gravi, Palermiti conclude la sua relazione con una frase che non ha bisogno di commenti: “Quando la politica diventa attività gestionale la Commissione d’accesso sta già bussando alla porta d’ingresso”. Vi sembra poco?! L’ex dirigente comunale tratteggia un quadro che contiene ipotesi di reati penali e amministrativi. Non a caso il sindaco Moretti replica a Palermiti con una contronota al vetriolo (clicca qui per leggere l’articolo), insinuando forti dubbi sulla correttezza e la trasparenza dell’allora responsabile dell’area Lavori pubblici.
La risposta del primo cittadino ha questa chiosa: “Quanto alle (neanche tanto velate) minacce con le quali Ella conclude la Sua nota: tenga bene a mente che il sottoscritto non ha mai temuto le Commissioni di accesso, casomai le ha auspicate ogni qualvolta che ve ne fosse bisogno. Commissioni, Le ricordo incidentalmente, le quali hanno il potere/dovere di vagliare anche l’operato e gli atti degli Uffici, inclusi quegli atti curiosamente inclini a sparire e riapparire periodicamente secondo convenienza di alcuno”.
In altre parole, Moretti mette in dubbio la correttezza e la trasparenza di Palermiti. E anche in questo caso si ingenera il dubbio che siano state commesse gravi irregolarità. Ecco, invece di dare spiegazioni su vicende che da qui a breve potrebbero passare al vaglio della magistratura, la maggioranza è impegnata su due fronti: da un lato, a scoprire chi è la talpa che ha fatto “uscire” i documenti, dall’altro, a definire il direttore di Campania Notizie, che sarei io, un giornalista “venduto”.
Invece di spostare l’attenzione su aspetti pittoreschi, perché il sindaco e il suo vice non fanno un’operazione verità e spiegano pubblicamente a tutti i cittadini come sono andate le cose? L’opinione pubblica ha diritto di sapere se le accuse di Palermiti sono vere o false. Alla gente non interessa chi e come ha “passato” le carte al giornalista (carte che sono al protocollo del Comune, altro che riservate!). Non si può pretendere di liquidare una vicenda così “oscura” con la storiella del giornalista prezzolato (davanti al giudice ci divertiremo). Gli amministratori devono rispondere nel merito: gli articoli pubblicati da Campania Notizie contengono notizie vere o false? Verissime. Palermiti denuncia episodi rilevanti sia sotto il profilo penale che amministrativo? Assolutamente sì.
Bene. Ora è tutto chiaro. Non avendo validi argomenti per difendersi, gli esponenti della maggioranza hanno aperto la caccia alla talpa e al giornalista “venduto”. Ma si mettano l’anima in pace: la magistratura farà piena luce su tutto. E verranno a galla i nomi di chi ha commesso eventuali reati e di chi ha veramente intascato soldi. Ad maiora!
Mario De Michele