Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Movimento 5 stelle di Gricignano sulla questione ampliamento Ecotransider. “Valutazione di Impatto Ambientale in merito al progetto di “impianto integrato di digestione anaerobica e compostaggio per il trattamento di forsu con produzione di energia elettrica e compost di qualita’” presentato dalla società Ecotransider s.r.l..

Leggere quanto disposto dalla Regione Campania con Decreto Dirigenziale n.97 del 24/01/2014, pubblicato lunedì scorso nel BURC, in relazione alle note vicende della società interessata obbliga a delle riflessioni. Oltre un anno fa, dall’alto del palco allestito per la campagna elettorale, l’attuale primo cittadino, Andrea Moretti affermava a gran voce che quella fabbrica (Ecotransider) doveva chiudere. Poco dopo, sapendo benissimo che le parole pronunciate dal palco non potevano andare oltre il mero slogan elettorale, la correzione di rotta con l’annuncio di aver affidato alla Facoltà di Scienze Ambientali della Seconda Università degli studi di Napoli degli studi sulla qualità dall’aria affinché si potessero predisporre i dovuti provvedimenti nei confronti dell’azienda ritenuta responsabile del peggioramento della qualità della vita dei cittadini gricignanesi a causa degli olezzi nauseabondi che ogni notte invadevano le abitazioni non solo di Gricignano ma anche dei paesi circostanti. Tanto che anche da Carinaro giunsero molte delle oltre mille firme depositate proprio all’attuale amministrazione comunale, alla presenza anche del Sindaco di Carinaro Mario Masi, per chiedere che venisse sospesa l’attività di Ecotransider che generava il problema puzza. In seguito, le pubblicazioni dell’albo pretorio hanno rivelato che addirittura lo stesso Comune di Gricignano ha conferito i rifiuti umidi derivanti dal servizio di raccolta presso l’azienda (Ecotransider) di cui veniva invocata la chiusura durante la campagna elettorale. E nel frattempo del monitoraggio non si è mai saputo niente. Oggi ci ritroviamo con una Valutazione di Impatto Ambientale, non sulle attività che la società Ecotransider già svolge, ma sul progetto di ampliamento della struttura. Ora, premesso che il trattamento dell’umido rappresenta uno dei problemi principali nell’ambito della raccolta e trattamento dei rifiuti urbani, e che l’idea del compostaggio rappresenta la strada maestra per risolvere uno degli aspetti più delicati nell’ambito della gestione integrata dei rifiuti urbani, il cui miglioramento poteva avvalersi anche del finanziamento di 58 mila euro perso a causa della sufficienza con cui sembrano muoversi i membri di quest’amministrazione, nello specifico il delegato all’ambiente, Antonio Lucariello, e con lui anche il Sindaco in quanto guida esperta dell’attuale amministrazione. Considerato che il Sindaco sapeva benissimo fin dall’inizio che il Comune avrebbe potuto ben poco nell’ambito di eventuali iniziative finalizzate ad impedire le attività di una società (Ecotransider) il cui interlocutore in tal senso, salvo questioni di mera rilevanza urbanistica, è unicamente la Regione Campania. A questo punto viene naturale domandarsi che bisogno c’era di illudere la cittadinanza esasperata dal problema puzza annunciando l’intenzione di far chiudere quella fabbrica? C’è da chiedersi poi se il Comune era al corrente di questo progetto di ampliamento che addirittura ha rivelato criticità, come si legge nel decreto riportato, già il 23 maggio 2013, e se era informato c’è da chiedersi se in sede di eventuali incontri per dare il via all’ampliamento sia stata data la giusta voce a quelle firme che invece chiedevano il blocco delle attività a causa della “puzza” e in che misura sia stata affermata la volontà di opporsi ad ulteriori insediamenti volti a trasformare l’area industriale in area, come qualcuno ama chiamarla in piazza, a vocazione munnezza”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui