Dallo scorso 30 giugno Ernesto Palermiti non è più il responsabile del settore Lavori pubblici del Comune di Gricignano. Eppure il dibattito politico cittadino negli ultimi tempi ruota proprio attorno ai rapporti tra l’ex dirigente comunale e l’amministrazione Moretti. Poco prima del suo addio, l’apprezzato ingegnere (tra i migliori in circolazione), rispondendo a una nota del sindaco, ha stilato una sorta di relazione finale sull’operato della nuova giunta.
Un “testamento” che contiene pesantissime accuse in particolare all’indirizzo del vicesindaco Andrea Aquilante (è sempre lui!). Secondo l’ingegnere, la gestione amministrativa presenta moltissimi lati oscuri. Palermiti parla di volontà a determinare “l’eutanasia” del settore Lavori pubblici, di gravi ingerenze politiche, di assoluto potere gestionale affidato a tecnici iscritti ad associazioni locali pseudo politiche. E, cosa ancora più grave, denuncia pressioni da parte del vicesindaco (è sempre lui!) relative ad un cantiere abusivo. Insomma un quadro inquietante. A tinte grigie. Al punto che, come ipotizza l’ex capo dell’area Lavori pubblici, “la commissione d’accesso sta già bussando alla porta d’ingresso” del municipio. Ma cerchiamo di fare ordine.
IL SINDACO MORETTI “RICHIAMA” L’INGEGNERE
Il tutto nasce dalla nota dello scorso 6 giugno che Moretti indirizza a Palermiti sulla diffida inviata il giorno prima dal Ministero dell’Interno relativa ai fondi per il riutilizzo sociale del bene confiscato in via Marconi, attuale sede dei Servizi sociali. Il progetto denominato “Legaliamoci il futuro” rientra nel Programma operativo nazionale (Pon) “Sicurezza per lo sviluppo”. I funzionari del Viminale avvertono che in mancanza della documentazione necessaria il Comune perderà il finanziamento di 568mila euro. Moretti va su tutte le furie e punta l’indice contro Palermiti, accusandolo di “non aver ottemperato” al completamento dell’iter burocratico e chiedendogli di porre in essere tutti gli atti per non perdere i fondi. Dopo una decina di giorni dalla nota del sindaco, per la precisione il 17 giugno, Palermiti prende carta e penna e scrive una risposta articolata e puntuale, che indirizza al primo cittadino, alla giunta, al vicesindaco (è sempre lui!) e al segretario comunale.
LA REPLICA DI PALERMITI
La contronota dell’allora responsabile del settore Lavori pubblici è da brividi. Dati alla mano, Palermiti replica a muso duro a Moretti: “A quanto risulta – scrive l’ingegnere – non sono certamente io quello che non ha ottemperato, bensì potrei essere quello a cui non si è permesso di ottemperare, o meglio quello a cui non sono state concesse le richieste opportunità per ottemperare”. Palermiti, infatti, ricorda al sindaco che in più di un’occasione ha evidenziato le carenze organizzative e di personale dell’Ufficio tecnico comunale. Ma l’amministrazione ha sempre fatto orecchie da mercante.
L’EX RESPONSABILE AREA LAVORI PUBBLICI DENUNCIA GRAVI INGERENZE POLITICHE
Il tutto è spiegabile, secondo l’ingegnere, “alla luce dei recenti avvenimenti – sono parole sue – che hanno visto come teatro la casa comunale, come scenografia l’Utc sezione urbanistica, e come interpreti protagonisti il personale direttivo di un circolo politico cittadino”. Il riferimento sembra essere a “Gricignano Libera”, di cui fa parte il vicesindaco Aquilante (è sempre lui!). Insomma, Palermiti respinge con forza il tentativo della giunta di scaricare su di lui le responsabilità di un possibile definanziamento del progetto, fortemente voluto da lui e dalla commissione straordinaria. Infatti dall’insediamento dell’amministrazione Moretti, scrive l’ingegnere, l’iter subisce un brusco rallentamento. Come mai? Presto detto. Per le scelte politico-amministrative della maggioranza, l’Utc si è dovuto occupare “di altre priorità gestionali: chiosco, calcetto, ecc”. Chissà perché? Per avere una risposta forse basterebbe ricordare i nomi di chi si è aggiudicato i bandi per la gestione del chiosco e del campo di calcetto, e i relativi legami in qualche caso di intima amicizia con un componente della giunta (e’ sempre lui?).
L’INGEGNERE: IO SCOMODO, NON ASSECONDAVO RICHIESTE
Palermiti sottolinea che “solo per ottenere un’immagine di credibilità dell’area tecnica, forzatamente e controvoglia, sono stati emessi a mio favore una serie di “decreti (vice)sindacali (il riferimento ironico è ad Aquilante, è sempre lui!), limitati nel tempo e con mansioni “ingabbiate”, per determinare “l’eutanasia del settore Lavori pubblici”. Mentre “l’organizzazione del settore urbanistica si è potuta risolvere in poche ore”. Lo scorso 19 aprile alla guida del comparto Urbanistica fu nominata, attraverso un bando-farsa, l’architetto Anna Cavaliere, che oggi è anche responsabile dell’area Lavori pubblici. Un’altra bordata alla giunta Moretti riguarda la concessione delle licenze edilizie. “All’inizio della nuova attività amministrativa, – scrive Palermiti nella nota del 6 giugno – ho chiesto la formazione della commissione istruttoria delle pratiche edilizie (istituita durante il commissariamento, ndr). Inutile dire, lettera morta! Si è pensato di non avere capacità di scelta, ovvero che si potesse ricadere sulla preferenza di tecnici “non condivisi” perché non iscritti”.
Tecnici “non condivisi”? Che vuol dire? Evidentemente che non avrebbero assecondato i desideri degli amministratori! E che significa non “iscritti? Per caso Palermiti si riferisce a persone non iscritte a qualche circolo politico-culturale? E quale circolo? Forse “Gricignano Libera”? Insomma, qualche amministratore (indovinate chi) voleva intervenire a gamba tesa sull’operato dell’Ufficio tecnico comunale. Non a caso, rimarca l’ingegnere, la divisione dell’area tecnica, che la commissione straordinaria aveva unificato, mira “all’assunzione del pieno potere gestionale con la partecipazione di tecnici che hanno nel proprio curriculum la presidenza (o altra carica) di locali associazioni pseudo politiche”. Ci risiamo. Quali associazioni? Per caso c’entra “Gricignano Libera”? Palermiti aggiunge: “Sono stato, fin dal primo giorno, ostacolo, e non aiuto, per il raggiungimento dei loro obiettivi, che però sono rimasti celati nella mente, probabilmente perché improponibili allo scrivente”. In altre parole, l’ex capo del settore Lavori pubblici sostiene che si sarebbe trattato di proposte indecenti. Tante ombre, insomma.
LE PRESSIONI DEL VICESINDACO AQUILANTE PER UN CANTIERE ABUSIVO
Il meglio, o il peggio, del “testamento” di Palermiti si trova nella parte finale della sua lunga relazione. Secondo voi chi è il protagonista negativo della vicenda? Troppo facile. È sempre lui: Andrea Aquilante. “Il mio “feeling” amministrativo con l’assessore competente vicesindaco – scrive l’ex responsabile del settore Lavori pubblici – si è interrotto (udite, udite, ndr) il giorno dopo la consultazione amministrativa quando, sollecitato dall’architetto Cassandra ed alla presenza anche del geometra Della Gatta, si venne a discutere di un mio procedimento sanzionatorio su un cantiere abusivo che vedeva la presenza del tecnico come figura professionale presuntivamente coinvolta”. Se capiamo bene, Aquilante avrebbe avuto la faccia tosta di chiedere a Palermiti di “apparare la situazione” per favorire il suo amico Cassandra. Ma in che modo? Aggirando la legge? Incredibile. Dal racconto dell’ingegnere emerge con chiarezza che il vicesindaco è ancora più incosciente e spregiudicato di quanto avremmo potuto immaginare. Aquilante ha avuto l’ardire di fare pressioni su un dirigente comunale integerrimo e irreprensibile, già insignito con due encomi dalle commissioni straordinarie di Gricignano e Orta di Atella per l’ottimo lavoro svolto. Pura follia. O forse naturale propensione a calpestare le regole?
LA COMMISSIONE D’ACCESSO STA BUSSANDO ALLA PORTA DI INGRESSO
Con le ultime righe della nota l’ex responsabile del settore Lavori pubblici sferra il colpo di grazia. “Questa è la realtà, piaccia o no. Ed è anche così palesemente strategica che non c’è neanche bisogno di commento. Questi li lasciamo fare su Facebook…”. Il vicesindaco facebookkino è servito. Poi stronca l’amministrazione Moretti: “L’esperienza delle precedenti locali gestioni amministrative sta concretizzandosi, all’attualità, nella sua espressione massima. Quando la politica diventa attività gestionale la commissione d’accesso sta già bussando alla porta d’ingresso”.
Parola di Palermiti. Ora la parola potrebbe passare alla magistratura.
Mario De Michele