Tempo scaduto per il sindaco Andrea Moretti. Il difensore civico della Campania, Francesco Bianco, ha annunciato l’invio entro domani delle diffide ufficiali ai Comuni che non hanno ottemperato all’obbligo di legge per la rappresentanza di genere nelle loro giunte. E tra gli enti locali inadempienti figura, come si sa da tempo, anche Gricignano. Nell’esecutivo guidato da Moretti infatti non è garantita la presenza di donne. C’è una “prima donna”, questo è pur vero, ma all’anagrafe risulta appartenente al sesso maschile. Quindi la composizione della giunta non rispetta la normativa. E il Comune deve mettersi in regola, come prescrive la diffida di Bianco, entro 20 giorni a partire da domani (8 marzo, proprio in occasione della festa della donna). Moretti non potrà più temporeggiare come ha fatto finora nonostante le sollecitazioni della minoranza che fra l’altro si è più rivolta in più occasioni proprio al difensore civico regionale per il rispetto della normativa. ”Si tratta – afferma Bianco – di ottemperare a due leggi: la prima, del 2012, che obbliga i sindaci dei Comuni sotto i 3000 abitanti ad avere almeno un rappresentante di genere nella Giunta; l’altra, del 2014 (legge Delrio) che obbliga i Comuni superiori a 3000 abitanti ad avere almeno il 40% di rappresentanza di genere”. Ed è la legge Delrio a inchiodare l’amministrazione comunale di Gricignano. Attualmente la giunta è composta da 4 maschi (inclusa la “prima donna”). Da qui a 20 giorni il sindaco dovrà mettere mano alla nomina di almeno una donna (vera). Di conseguenza uno degli attuali assessori dovrà fare le valigie. Chi tra Andrea Aquilante, Attilio Guida, Alfonso Buonanno e Michele Oliva sarà costretto a rinunciare alla carica? Oliva (Libera Gricignano) è entrato nell’esecutivo da poco tempo. E seppure Moretti lo ha nominato a malincuore, per usare un eufemismo, difficilmente potrebbe essere già fatto fuori. La dipartita del vicesindaco Aquilante, fondatore di Libera Gricignano, aprirebbe una falla nella maggioranza. L’associazione politico-culturale rivendica due assessorati in base a un accordo preelettorale sottoscritto da Moretti (carta canta). A rischio quindi potrebbero essere uno tra Guida e Buonanno. Ma anche in questo caso ci sarebbero ripercussioni di natura politica. Per il sindaco una bella gatta da pelare. Ma lui come i gatti ha sette vite. E potrebbe “sopravvivere”, ancora una volta, trovando una via d’uscita che miracolosamente metta tutti d’accordo. Un’altra soluzione (forse la migliore) potrebbe essere quella di far indossare una parrucca e abiti femminili a uno degli attuali assessori. Uno di loro farebbe anche bella figura.
Mario De Michele