CESA – “Quando arrestarono Giorgio Magliocca sul mio profilo Fb forse fui uno dei pochi, del Pd, ad essere fuori dal coro. Altri esponenti del mio partito si lanciarono in esercizi di giubilo. Io scrissi che non condividevo l’esultanza. Da cittadino, da avvocato e modesto militante del Pd, non sono abituato ad esultare in casi del genere”.
Lo sostiene, con coraggio e onestà intellettuale, Enzo Guida, segretario del Pd di Cesa, commentando un link su Facebook di campanianotizie.com. “Credo che la battaglia politica si debba realizzare altrove e non è certamente una misura cautelare a sancire una vittoria. Poi sono abituato a leggere le carte. So che le indagini a volte possono essere interpretate in modo diverso. Giorgio non è stato il primo e forse, purtroppo, non sarà l’ultimo – scrive Guida – ad essere destinatario di una misura cautelare perché alcuni magistrati hanno ritenuto che dalle indagini sia emersa la gravità indiziaria per poter applicare il carcere e poi altri magistrati, interpretando diversamente quelle indagini, decidono di assolvere. L’importante – conclude il segretario del Pd – è credere nella giustizia, sapere che la giustizia è fatta da uomini che possono anche sbagliare. Ma la lotta politica alla criminalità non la si compie correndo dietro ai Pm o ai giudici in generale perché, da essere umani, possono fare bene ma possono, anche, sbagliare”. Non possiamo che essere totalmente d’accordo.