Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Giuseppe Comentale e Raffaele Cardamuro dei Comitati contro gli abbattimenti e per il diritto alla casa che polemizzano con Arturo Scotto, deputato di Sel, per le dichiarazioni su Carlo Sarro. Il casertano, infatti, farà parte della commissione antimafia. Inserimento che non è piaciuto a Sel.
“Prendiamo atto a dir poco sconcertati dello “stupore” dell’onorevole Arturo Scotto (segretario regionale di Sel Campania) per la nomina dell’on. Carlo Sarro nella Commissione bicamerale Antimafia, colpevole di essere “da sempre impegnato nella battaglia per la sanatoria delle case abusive” e che la qual cosa potrebbe aprire un “varco pericoloso” rispetto ad un fenomeno legato profondamente agli “interessi della camorra nel ciclo del cemento”. Siamo sinceramente sorpresi di risentire la solita filastrocca, soprattutto da parte di un “parlamentare nostrano”, che più di ogni altro dovrebbe capire le esigenze del popolo campano e avere a cuore la sorte di migliaia di famiglie, quando sembrava che un po’ tutte le forze politiche avessero finalmente compreso che il ripristino della giustizia e della legalita’ in materia di abusivismo edilizio stia avvenendo in questo modo irragionevole ed incoerente, su gente che si e’ costruito una casa con stenti e sacrifici, su immobili sorti, caso strano, in zone pianeggianti, gia’ urbanizzate, a bassissimo rischio idrogeologico e di scarso impatto ambientale e paesaggistico, in una Regione che, diversamente da tutto il resto d’Italia, non ha potuto beneficiare dell’ultimo condono edilizio (L. 326/2003) a causa di una scelta del governo regionale dell’epoca ritenuta illegittima dalla Corte Costituzionale ed i cui effetti sono quelli a cui stiamo purtroppo assistendo.
E meno male che all’On. Scotto sembrava avessero toccato il cuore le richieste di aiuto rivoltegli in nostra presenza dal sindaco di Torre del Greco, Malinconico, persona perbene ma di colore politico evidentemente molto più vicino al rappresentante di Sel che all’on. Carlo Sarro, visto che aveva espresso la sua solidarietà ed aveva solennemente promesso un suo personale impegno e quello del suo partito, appena qualche mese fa nell’incontro tenutosi a Roma, per evitare che le ruspe abbattessero la casa di tante famiglie di quel comune, che tutto hanno tranne che legami con la grossa speculazione, con il malaffare e con la malavita organizzata. Malafede, amnesia o ennesima ipocrisia?
Pensa davvero l’on. Scotto che chi sta tentando di ripristinare il diritto elementare alla CASA ed al pari trattamento ed all’uguaglianza di fronte alla Costituzione, come l’on. Carlo Sarro ed il sen. Nitto Palma in primis e i tanti che, anche se dell’ultima ora, si stanno accodando, siano solo personaggi di malaffare? O siano politicanti da strapazzo ammantati di “pelosa ipocrisia” come ebbe a definirli anche quel Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera, un altro al quale consigliammo, tempo fa, di indicarci altre soluzioni, invece di continuare a gridare slogan demagogici e allarmistici e a snocciolare numeri e cifre da capogiro, e contribuire nel contempo a fermare questo inutile e cruento giustizialismo che oltre a distruggere le case, distrugge ed offende soprattutto il decoro e la dignità umana di tanti nostri concittadini? Questo è intollerabile! Se Scotto e i tanti come lui, non ritiene opportuno procedere a condoni generalizzati, pensiamo che uno Stato serio (ma con rappresentanti di siffatta risma ne dubitiamo parecchio) debba avere perlomeno il coraggio di fermare le ruspe e di prendersi il tempo necessario per rivedere, in modo attento, serio ed oculato, tutta la complessa problematica, sotto tutti gli innumerevoli aspetti, a meno di non voler procedere ad un autentico sterminio. Perchè se così non è, allora è ancor più vergognoso il fatto di far pagare a pochi ed a casaccio un conto così salato rispetto ad un fenomeno così esteso e complesso. E allora non ci resta che ripetere: “Meno male che Sarro c’è”.”