GRICIGNANO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di ida Iorio, direttore di Voce Nuova, che critica la decisione del sindaco Andrea Moretti di vietare le riprese tv al portale. Una querelle che va avanti ormai da mesi, sfociata negli ultimi giorni in una querela della stessa Iorio contro il primo cittadino per presunto abuso d’ufficio.

Ecco il testo integrale della nota. “Una cosa devo dirla subito: il sindaco di Gricignano d’Aversa Andrea Moretti ha di certo grandi doti da scrittore. Non so se nessuno glielo ha mai fatto notare dottore ma di certo lei potrebbe scrivere i testi per sceneggiati televisivi o soap opera stile Centovetrine o i misteri di silicon valley. Questa sua peculiarità l’ho dedotta leggendo il suo diniego alle richieste di registrazione audio -visive delle sedute in consiglio comunale effettuate da noi” cattivoni” di Vocenuova. Insomma proprio non si è trattenuto da mettere nero su bianco le solite cose ovvie. Partiamo dal primo punto Moretti scrive ” “L’articolo 61 del regolamento consiliare del Comune di Gricignano, rubricato ‘Registrazione audio e video’, dispone: ‘1. E’ prevista la registrazione audio e/o video delle adunanze effettuata dagli operatori comunali a scopo di documentazione amministrativa. Tale documentazione rimane disponibile per almeno un anno all’accesso di consiglieri e cittadini. 2. Ogni altra forma di registrazione con mezzi audio visivi deve essere previamente autorizzata,anche in via breve, dal Sindaco’. Bravo sindaco Moretti, a questo ci arrivano tutti, infatti Vocenuova ha per ben tre volte chiesto regolare autorizzazione nei modi e termini di legge , tale autorizzazione non è mai giunta, ne in via lunga ne in via breve. Lei stesso cita poi “Lo stesso Ministero (parere dd. 29 luglio 2009) afferma pure che la disposizione contenuta nell’art. 38, comma 7, del T.U. approvato con D.L.vo 267 del 2001 secondo cui ‘le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche, salvo i casi previsti dal regolamento’” ed aggiungerei a questo il parere del Garante sulla Privacy :”Sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell’ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l’indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute. Lo ha ricordato il Garante rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione locale.Nel parere l’Autorità ha ripercorso alcuni aspetti del complesso quadro normativo che disciplina la tutela della privacy da parte delle pubbliche amministrazioni. I soggetti pubblici possono trattare e diffondere dati personali senza dover acquisire il consenso degli interessati, purché esista una legge o un regolamento che glielo consenta. La legge sulla privacy li autorizza, inoltre, a trattare alcuni dati sensibili (ad esempio le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute) nei limiti in cui ciò risulti necessario ad assicurare la pubblicità dell’attività istituzionale, fermo restando il divieto di divulgare informazioni sullo stato di salute. Pubblicità di atti e sedute consiliari che è espressamente garantita dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (d.lg. n.267/2000), il quale demanda al regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti. Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire la sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive.” Visto che proprio, dopo norme e sottonorme , non poteva esimersi dall’ammettere che le riprese devono essere fatte , ecco uscire dal cilindro il fatidico coniglio. L’autorizzazione l’abbiamo data tempo addietro ( sarebbe possibile vedere data, lettera ed autorizzazioni in protocollo?) alla testata giornalistica Pupia Tv di Andrea Aquilante. Una domanda nasce spontanea. Uno scrittore come si deve si ferma e pensa al colpo di scena. Qui è troppo ovvio! Autorizzazione concessa all’editore di Pupia Tv che è anche vice sindaco di Gricignano d’Aversa non è una cosa troppo scontata? Ma non finisce qui. Secondo quanto scritto nel diniego, i nostri opertatori video sarebbero troppo “ingombranti”, grossi, grassi, alti, brutti e cattivi. Quindi danno fastidio. Punto! Ultimissima chicca da finale d’opera è ” Salvo ed impregiudicato quanto sopra esposto, si rappresenta, inoltre, come già avuto modo di evidenziare, che il sito Vocenuova, quando autorizzato, non ha fornito una registrazione integrale del Consiglio ma estrapolato immagini per costruire articoli ad uso della propria testata giornalistica”. Sindaco caro, beh, io non vorrei sembrarle ripetitiva, ma se tutto questo caos è successo è proprio perchè lei ci ha sempre negato l’autorizzazione alle riprese, le uniche registrazioni in nostro possesso sono i file concessi proprio dal suo vice sindaco Andrea Aquilante editore di Pupia Tv. Non penso lei sospetti che anche quelli siano manipolati, sarebbe una grave offesa proprio al suo vice. Insomma alla fine il nostro Modus procedendi è subordinato ad interessi particolari perchè avremmo voluto solo registrare i consigli comunali in modo integrale e pulito. Caro Sindaco, sarebbe stato meglio scriverci: siete antipatici e stampa troppo libera per me. Avrebbe fatto di certo una figura migliore del testo del diniego (che trovate riportata a margine) degno appunto di una soop opera, anche bruttina!”.

 

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