Matese- “Il Governo, ha risolto il problema dell’Imu agricola montana, fissando nuovi criteri altimetrici per il pagamento con esenzione totale per 3456 comuni (prima erano 1498) e parziale per 655 Comuni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione Imu che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea”. E’ quanto scrive in una nota il democratico Gianluca Pascarella. Il testo prevede che a decorrere dall’anno in corso, 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (Imu) si applica: – ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat; – ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat. In pratica, con questa decisione, tutti i Comuni montani non dovranno pagare l’Imu sui terreni agricoli. L’applicazione del precedente tributo prevedeva, , un’esenzione in modo indifferenziato solo per i terreni montani al di sopra di 600 metri d’altitudine; esenti invece quelli coltivati da imprenditori agricoli professionisti e coltivatori diretti tra i 600 metri e i 281 metri d’altitudine, mentre al di sotto erano tutti tenuti all’intero versamento. I nuovi criteri adottati si rifanno invece all’elenco dei Comuni della cosiddetta “montagna legale” elaborato dall’Istat e da più parti indicato come il criterio più corretto da applicare in questa situazione. Tali criteri si applicano anche all’anno di imposta 2014. Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e dell’Interno, del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati. I contribuenti, che non rientrano nei parametri per l’esenzione, verseranno l’imposta entro il 10 febbraio 2015. Ancora una volta – conclude Gianluca Pascarella, esponente provinciale del Partito Democratico – il Governo guidato da Matteo Renzi si è dimostrato vicino alle contingenze e alle problematiche dei cittadini che vivono realtà territoriali come le nostre.

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