RECALE – In un periodo caratterizzato dalla corsa alla poltrona ed ai benefici che la casta offre, le amministrazioni locali possono dimostrare di essere distanti anni luce da quel tipo di politica e di riportare il benessere comune al centro dell’agire politico.

L’amministrazione comunale di Recale ha deciso quindi di invertire la rotta e di dare l’esempio. In un periodo di forte crisi economica per tutti i comuni, gli amministratori hanno deciso di fare, per primi, sacrifici anche economici per risollevare le casse della città. Ecco che il sindaco Patrizia Vestini, il presidente del consiglio Franco Squeglia ed i quattro assessori Ciro Rossi, Lello Porfidia, Tommaso Orballo ed Antimo Argenziano hanno sottoscritto la nota con protocollo 8870 del 20 novembre 2012 in cui rinunciano all’indennità per tutto il 2012. A commentare questo gesto di grande responsabilità è stato lo stesso primo cittadino Patrizia Vestini: “lasciatemi ringraziare assessori e presidente del consiglio che hanno sottoscritto con me la rinuncia all’indennità per il 2012. Una rinuncia che ha consentito di recuperare 23mila euro alle casse del comune di Recale, soldi che rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno. La situazione economica dell’ente è compromessa ed abbiamo avvertito il dovere morale di affiancare all’impegno che stiamo profondendo quotidianamente anche un sacrificio economico. A questa si affiancano anche rinunce che possono sembrare secondarie ma che hanno un peso nell’economia generale; non abbiamo infatti mai accettato schede telefoniche pagate dal comune, stiamo rivedendo il piano tariffario telefonico di tutte le utenze comunali, risparmieremo sulla bolletta dell’energia elettrica lì dove ci saranno i pannelli fotovoltaici e spesso utilizziamo i nostri mezzi per gli impegni istituzionali. Ci vuole tempo per vedere gli effetti di questa politica del risparmio ma i cittadini capiranno”

 

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