SANT’ARPINO – Il sindaco Eugenio Di Santo fa il punto sulla situazione dei lavori relativi al parco archeologico atellano e in particolare all’ex municipio di Atella. Con una lettera indirizzata il 17 gennaio 2013 al Ministero per i Beni Culturali, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, ai Comuni di Succivo e Orta di Atella e all’Unione dei Comuni, il primo cittadino di Sant’Arpino ha messo in evidenza che “i lavori al parco archeologico, inaugurati nel 1996, sono attualmente fermi per mancanza di fondi.

In particolare i lavori che hanno interessato l’ex municipio di Atella sono stati quasi completamente portati a termine. Ma – continua il sindaco Di Santo – riscontrata la carenza di fondi utili ad ultimare il progetto, io stesso, nel mese di luglio scorso, ho convocato i comuni di Succivo e di Orta di Atella, comproprietari dell’immobile, al fine di concordare con gli stessi possibili forme di gestione. E’ stato proposto di stabilire un regolamento e nominare un amministratore e contestualmente, ho richiesto ad un esperto in materia un parere legale per individuare le possibili forme di gestione dell’immobile, compatibili con le norme vigenti in materia, i vincoli esistenti sull’area e le precedenti convenzioni già stipulate. La nomina di un amministratore, da scegliere fra i tre enti territoriali coinvolti, sarebbe stata la forma più semplice, economica e flessibile di gestione, che avrebbe permesso di sottrarre lo stesso alle incurie del tempo e ad eventuali atti vandalici. Ma purtroppo, mio malgrado, nel corso di diverse riunioni tenutesi il 5/09/2012; il 25/09/2012; il 3/10/2012; il 10/10/2012, ho riscontrato una forte reticenza negli altri comuni coinvolti e, nonostante le numerose convocazioni inviate al loro indirizzo e le relative riunioni tenute, non siamo ancora giunti ad una soluzione condivisa. Ho anche avanzato la proposta di dare in gestione l’edificio ad un privato attraverso un bando pubblico mantenendo ovviamente inalterate le sedi previste dal progetto già approvato dalla regione Campania, tra cui quella della Soprintendenza con relativo museo, dell’Unione dei Comuni e di altri uffici. Lo scopo è quello di rendere funzionale l’intero edificio e affrontare i costi che oggi non sono sostenibili. Inoltre, purtroppo, negli ultimi mesi i timori paventati si sono tramutati in realtà e l’ex palazzo municipale di Atella è stato oggetto di atti vandalici che hanno apportato notevoli danni all’intero comparto. Ho dunque convocato un’ennesima riunione per venerdì 25 gennaio nella quale individuare forme di vigilanza e tutela dell’edificio e, più in generale, dell’intera area nella quale sorge il parco archeologico, con le relative risorse economiche da impiegare a tal fine. Ma la riunione non si è mai svolta perché non si è presentato nessuno, soltanto la Soprintendenza si è messa in contatto con me per manifestare la propria disponibilità a contribuire a concretamente. Nonostante questo la nostra amministrazione sta facendo il possibile per scongiurare rischi e tutelare questo patrimonio. Abbiamo infatti ripulito la zona circostante l’ex municipio e disposto l’installazione di due telecamere per la videosorveglianza. Mi auguro – conclude Di Santo – che gli altri comuni coinvolti rispondano al mio ennesimo appello e contribuiscano a preservare uno dei simboli più importanti del nostro territorio”.

 

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