Una serie di chiazze d’asfalto che, molto probabilmente, salteranno con la prima pioggia o con il passeggio continuato di auto e furgoncini hanno compromesso, oltre che l’immagine di via Roma, i fragili equilibri su cui in questi mesi si reggeva l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Sagliocco.

Gli assessori del Popolo della Libertà Elia Barbato e Nicla Virgilio hanno consegnato le dimissioni nelle mani del commissario cittadino Luciano Luciano. Dimissioni che dovrebbero diventare definitive se si vuole salvare la credibilità di una classe politica cittadina, già messa all’angolo, in più occasioni, da un sindaco che da del pragmatismo esasperato la sua principale bandiera.

Barbato, infatti, deve spiegare come mai ha firmato un manifesto in cui si avvisava la cittadinanza di imminenti lavori temporanei in via Roma se non condivideva l’intervento pianificato da Sagliocco. Oppure spieghi che tipo di intervento era stato previsto.

Inoltre, percorrendo via Roma non si riesce a comprendere quale sia la ratio dell’intervento realizzato questa mattina. La strada adesso è molto più pericolosa perché sono stati creati degli avvallamenti in cui chiunque potrebbe inciampare durante la zona a traffico limitato.

Alla luce del terremoto politico e delle polemiche lette in rete, ci chiediamo se non sarebbe stato meglio lasciare la strada nelle condizioni in cui era da almeno un lustro in attesa del propagandato intervento incluso nel Più Europa?

Angelo Golia

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