PIEDIMONTE MATESE – “Le nostre promesse sono chiare e realizzabili.Perciò abbiamo scelto il linguaggio della verità e non sparare anche noi cose pirotecniche.

Linguaggio che non è alternativo alla speranza per il rilancio del paese”. L’ex ministro Enrico Letta, candidato alla camera  ha concluso così l’intervento  elettorale svoltosi ieri a Piedimonte Matesenell’aula consiliare. Un intervento tutto teso a valorizzare gli aspetti distintivi della proposta del partito democratico (“sono cose che dobbiamo dire con forza”). Ha ripreso molti degli spunti sollevati e sollecitati dal sindaco Vincenzo Cappello apprezzandone il buon lavoro come tutti i sindaci PD che lavorano in trincea  quotidianamente per tenere alto il valore degli enti locali e sono i primi interlocutori dei cittadini” ha detto Letta.  La prima nota distintiva ? “ siamo un partito senza proprietari . Quando vedrete la scheda, specie quella della Camera vedrete tutti i simboli con i vari nomi: scelta civicasopravviverà a Monti? E Rivoluzione civile con Ingroia, il PDL ancora con Berlusconi,   Il nostro partito ci sarà anche dopo Bersani come avviene nei grandi partiti europei .Il PD è l’unico argine- ha detto con enfasi- che può fare da argine al berlusconismo culturale ed al virus che ha immesso nel paese.  Altre sono liste “proprietarie nel PD c’è il Noi come testimonia l’esperienze della primarie. Questa la differenza anche tra noi ed il Movimento 5 stelle di Grillo e la sua logica di violenza verbale : Bersani ha accettato  la competizione con Matteo Renzi ed ora  collaborano insieme  per la vittoria del PD invece Grillo espelle rappresentanti del movimento solo perché hanno partecipato a trasmissioni televisive.” .Una premessa di cultura politica quella illustrata di Letta per passare ad una serie di tematiche concrete  come quella della modifica della legge elettorale in vigore (“ è un punto essenziale cambiare la legge  pessima anche se l’abbiamo rottamata con le primarie”).  E qui ha prospettato l’introduzione del doppio turno (soluzione da tempo inseguita dal partito democratico) con i collegi territoriali : “ questa da unirsi al dimezzamento del numero dei parlamentari” ha aggiunto tra gli applausi della sala consiliare oltre a richiamare “l’eliminazione dei vitalizi parlamentari”. Tra i punti sottolineati la “candidature di tante donne come qui a Caserta facendo i nomi di Camilla(Sgambato), Lucia (Esposito)e Rosaria (Capacchione, capolista ndr). “Siamo un partito efficace e credibile perché diciamo le stesse cose a Piedimonte Matese e Varese . Altrettanto non può dire il PDL con il patto tra Berlusconi e Maroni sulla  per amenza del 75% delle risorse nel Nord : ”questo  significa per il Sud la perdita di 8 miliardi .E’ una proposta lontana da un pasese unita e da una comunità nazionale”. Letta quindi è passato a spiegare la proposta PD in relazione all’IMU :” una rimoduzionedell’imposta alzando la soglia di franchigia già in vigore per venire incontro alle famigliemono-proprietarie. Non va tolta a tutti come dice Berlusconi anche a chi ha una casa invia Montenapoleone a Milano . Questa è la differenza tra la nostra proposta e quella del Cavaliere .Non c’è alcuna logica punitiva dei ricchi ma l’insegnamento di Don Dilani ed al suo fare  parti uguali tra diseguali è ingiusto . Un messaggio che è nel nostro DNA .A Berlusconi piace l’elemosima pelosa ed alta visibilità come in tv ma fare politiche per i ricchi” ha dichiarato Letta che ha  evidenziato un punto forte del programma di centro sinistra : quello della progressività e del mantenimento del welfare anche e soprattutto con la lotta all’evasione fiscale.E’ un impegno forte anche se difficile. Altro tema quello del sostegno alla scuola pubblica . La parte finale è stata dedicata alla creazione di nuova occupazione con il taglio graduale del cosiddetto “cuneo fiscale” , cioè la differenza tra quanto riceve in busta paga un lavoratore e quanto paga un imprenditore. E’ qui che occorrerà concentrare le risorse finanziarie ottenute dai risparmi di spesa e dalla lotta all’evasione . Nel Sud con il recupero del credito d’imposta anche per frenare quel fenomeno terribile che è la fuga dei giovani” ha concluso invitando sull’importanza strategica del voto in Campania per le sorti di stabilità del Senato (“un voto in più  ad una coalizione farà scattare  9 senatori”).

Michele Martuscelli

 

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