di Cesario Liguori*

In questa specie di sceneggiata infinita che sta diventando la politica di questo paese, nessuna interpretazione di parte riuscirà a falsificare l’indole del sottoscritto che per tutta la vita ha dimostrato la propria disponibilità umana, personale e professionale nei confronti dei cittadini di questo paese di qualsiasi estrazione sociale e politica, ribellandosi soltanto alla cattiva educazione ed alla falsità. Lunedì 2 dicembre mentre, presso l’ufficio tecnico, ero in riunione con il dirigente dell’ufficio tecnico, il dirigente della ragioneria, e l’avvocato designato dal Comune per preparare la diffida al Consorzio idrico che non intende recedere dalla convenzione, atto estremamente delicato ed importante per il futuro del nostro comune, sentivo bussare alla porta ed una signora si presentava a nome di alcune mamme chiedendo di parlare con me.

Portatomi nella stanza attigua mi venivano esternate preoccupazioni per la qualità della mensa, per il cattivo funzionamento del riscaldamento e del malfunzionamento di due bagni presso la scuola elementare. Non è vero come si vuol far credere che le congedavo senza dare risposte. Rispondevo rapidamente alle signore che per quanto riguarda la mensa esisteva già un interlocutore dell’amministrazione ed era la commissione mensa, eletta dai genitori stessi, che mi risultava stesse facendo un ottimo lavoro e che avrebbe dovuto incontrarsi il giorno successivo con l’assessore alla P.I. Per quanto riguarda le problematiche del riscaldamento non vi era alcuna emergenza in atto in quanto ero stato già informato proprio quella mattina che si era provveduto d’intesa con i responsabili della scuola a modificare gli orari di accensione prevedendone un prolungamento pomeridiano, il malfunzionamento del venerdì precedente era stato dovuto ad una sorta di mancato controllo da parte del personale scolastico in quanto l’idraulico accorso aveva trovato la chiave di arresto del gas chiusa, mentre quello del giorno dopo (sabato) era dovuto ad un blocco della caldaia, avvenuto in molte abitazioni del paese a causa della mancanza di acqua della notte. Entrambe le cose erano comunque state risolte nelle stesse giornate.

Infine per quanto riguarda il malfunzionamento dei bagni, mi arrabbiai, ma non con loro, ma per il fatto che non avrebbero dovuto essere le mamme ad informare il comune, ma le strutture competenti e seduta stante invitai l’ingegnere a contattare l’idraulico comunale. Preso atto comunque che non vi erano emergenze indifferibili che giustificassero la sospensione della riunione in corso, invitai le mamme, visto che non era giornata di ricevimento e che avevamo un importante documento in corso di elaborazione, a ritornare il giorno dopo nel quale, con il concorso dell’assessore alla pubblica istruzione avremmo potuto discutere per tutto il tempo necessario. Il martedì infatti ci siamo incontrati alla presenza dell’assessore alla pubblica istruzione e dell’assessore ai servizi sociali, anch’essa mamma di alunni della scuola elementare, ed abbiamo avuto un lungo e sereno confronto sulle problematiche scolastiche chiarendo doveri e limiti di responsabilità sia del comune che delle strutture scolastiche. Questa è la realtà dei fatti. Che la scuola sia una istituzione importante e da valorizzare non ce lo deve insegnare alcuno. Se i consiglieri di Progetto Democratico nutrissero ancora dubbi sull’accaduto posso confrontarmi, quando vogliono ed alla loro presenza, con le mamme interessate.

Una cosa sola voglio aggiungere, la scuola è una cosa troppo seria per farne oggetto di speculazione e strumentalizzazione politica. Circa la commissione mensa tutti i verbali vengono trasmessi alle strutture competenti e l’assessore, del quale ho la massima fiducia e stima, non ha mai avuto alcuna esitazione a contestare alla ditta eventuali criticità e se si rendesse necessario non avremmo alcun problema, per quanto ci riguarda ad arrivare alla applicazione di sanzioni o alla risoluzione del contratto.

*Sindaco di Cesa

 

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