“Solo tre mesi fa Grazzanise era stato individuato come il futuro hub della Campania, lo prevedeva il piano della rete aeroportuale nazionale. Oggi il ministro Lupi ci fa sapere che non se ne fa nulla, l’ennesimo schiaffo per la Campania e Terra di lavoro” Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale del Pd e Presidente della Commissione Trasparenza e Controllo. “Lupi – spiega Caputo – ha presentato il nuovo piano nazionale degli aeroporti: 11 strategici e 26 di interesse nazionale.
Un piano che rappresenta una “dieta” rispetto ai piani Matteoli e Passera, per la Campania rimane strategico l’aeroporto di Napoli, mentre quello di Salerno è di interesse nazionale. Così dopo anni di battaglie e di promesse, non mantenute, si cassa, “definitivamente” Grazzanise”. “Eppure – continua Caputo – solo qualche mese fa si parlava del futuro scalo di Grazzanise come un aeroporto di tipo 4E/F, in grado cioè, di ospitare anche i velivoli di maggiori dimensioni come i Boeing 777 e gli Airbus A380. Addirittura capace di far transitare un traffico internazionale-intercontinentale e di tipo leisure (turistico) nazionale e intraeuropeo”.
“Lo scalo in provincia di Caserta, per la sua posizione e le sue caratteristiche era il naturale candidato a decongestionare il traffico di Capodichino, che da qui al 2025 dovrebbe saturare la propria quota di transiti (10 milioni). Grazzanise avrebbe potuto rappresentare una valvola di sfogo per il traffico aereo di Capodichino, realizzando un unico sistema integrato di primo livello. Ovviamente con nuove infrastrutture, con un sistema di collegamenti ferroviari e stradali da sviluppare”. “E’ mancata da parte della politica nazionale la capacità di guardare con slancio e concretezza al nostro territorio, è mancata da parte del governo regionale la voglia e la determinazione di incidere in modo decisivo sulle scelte. L’esclusione dell’aeroporto di Grazzanise dal piano nazionale degli aeroporti – conclude Caputo – è l’ennesima conferma che non si vuole puntare sul rilancio di un territorio già tormentato da tanti ed endemici problemi. Un territorio come quello della provincia di Caserta, che in una fase economica così drammatica avrebbe potuto investire sull’aeroporto come un volano per favorire la crescita e lo sviluppo”.