“L’Italia, purtroppo, è tra i Paesi dell’Unione europea che contano un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%. Per questo l’amministrazione comunale di Lusciano ha aderito al programma europeo “Garanzia giovani” offrendo l’opportunità ad un gruppo di neo laureati di fare pratica retribuita al Comune”. Così la consigliera comunale Monica Ciccarelli, con delega ai Giovani e alle Pari Opportunità. L’iniziativa è volta a favorire l’avvicinamento dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni al mercato del lavoro, offrendo, entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale, opportunità di orientamento, formazione e inserimento occupazionale. Nove i giovani che, da qualche settimana, sono impegnati fattivamente negli uffici comunali: due all’Ufficio Ragioneria, uno agli Affari generali, due nell’ufficio Suap e quattro all’ufficio tecnico. “Un percorso lavorativo qualitativamente valido – continua l’avvocato Ciccarelli, che ha fortemente voluto l’adesione al Piano, insieme all’amministrazione comunale – che, nelle intenzioni dell’Europa, dovrebbe permettere il raggiungimento degli obiettivi della Strategia 2020, ossia il 75% di occupazione delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni”. Alla Regione Campania il compito di definire le modalità organizzative e di attuazione della collaborazione. A questo proposito il Comune di Lusciano ha siglato un protocollo d’intesa con Palazzo Santa Lucia per la pianificazione del programma. “I giovani sono i protagonisti del Programma – sottolineano il responsabile dell’Ufficio Ragioneria del Comune di Lusciano, Ernesto Di Mattia e il responsabile delle Politiche Culturali del Comune Nicola Palmiero – L’emergenza lavoro che attanaglia la Campania ed in particolar modo la nostra provincia non può lasciare indifferenti. Per questo siamo stati contenti di aprire le porte del nostro comune alle nuove generazioni”. “Siamo soddisfatti della valenza dei ragazzi che affiancano i nostri funzionari – ribadisce il sindaco di Lusciano, Nicola Esposito – Questo a dimostrazione della valenza delle nostre Università, che formano gli studenti, ma che, purtroppo, non riescono a garantire il loro inserimento occupazionale. Dobbiamo far rientrare i nostri cervelli in fuga e soprattutto aiutare i neo laureati ad essere coinvolti in sbocchi lavorativi validi e gratificanti”.

 

 

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