Dallo scorso 11 aprile, giorno in cui il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità riguardo la destinazione dell’area ex Macrico, sono state tante le voci che hanno ripreso l’argomento, voci sulle quali il movimento Speranza per Caserta intende fare un po’ di opportuna chiarezza. Visti i diversi i punti che lasciano spazio a troppe interpretazioni, come la possibilità di abbattere e ricostruire i volumi esistenti, o l’utilizzo dell’area per “riammagliare il tessuto urbano” (nuove strade? Speranza risponde con un “no” secco e perentorio!), non condividiamo i toni trionfalistici usati fin dal giorno successivo da parte del Sindaco e da larga parte della stampa. A tornare alla carica, in queste ultime settimane, è stato anche il blocco “industriale aerospaziale”, con la nomina del professor Carrino a nuovo presidente del Cira, che sa tanto di “assalto finale” per il progetto del Parco dell’Aerospazio che il Distretto Aerospaziale Campano, spalleggiato da Confindustria Caserta, vorrebbe allocare proprio nell’ex Macrico. Speranza per Caserta continua a ritenere del tutto inadeguata non tanto l’idea progettuale, ma la sua ipotesi di allocazione, che stonerebbe fortemente con quanto previsto in un passaggio della delibera consiliare, in cui si parla esplicitamente di “attività sportive, ricreative, culturali e sociali, servizi ad esclusiva finalità pubblica”. E’ pur vero che siamo nella città in cui si realizzano uffici di società private (vedi caso Napoletanagas) su aree a destinazione urbanistica F6 (“servizi pubblici integrati”), ma questa è un’altra storia che vorremmo non si ripetesse mai più. Perché non pensare ad una cava dismessa, o direttamente alle pertinenze del Cira in quel di Capua? Non ci stiamo a vedere il Macrico gestito come è ormai la prassi a Caserta, ossia affidato a privati, singoli o in cordata, che progettano, realizzano e gestiscono tutto relegando i cittadini al ruolo di “utenti semplici”; noi crediamo invece nella gestione partecipata, in ogni fase, dalla progettazione alla fruizione, strategia che comporta come positivo “effetto collaterale” una crescita culturale e sociale della cittadinanza stessa. Fanno poi sorridere, ma di un riso amaro, le dichiarazioni di Morelli, presidente di Confindustria Caserta, la stessa persona che si è scagliata contro il consiglio comunale “reo” di aver bocciato l’ennesima speculazione edilizia, il progetto di 300 alloggi di housing sociale in via Falcone. Ebbene il Morelli si erge a paladino della sostenibilità ambientale, ed assicura il suo impegno in prima persona “a tenere lontano dal Macrico il rischio speculazione”: la volpe stessa che si autoelegge a guardia del pollaio! Ribadiamo con forza la nostra idea di Macrico verde, pubblico, partecipato ed invitiamo la cittadinanza a prendere parte ai prossimi eventi che lo riguardano: domenica 11 maggio (raduno piazza Dante ore 10) “Bicincittà-Bimbimbici” si colorerà di verde e percorrerà tutto il periplo dell’area, mentre domenica 18 maggio (raduno Monumento ai Caduti ore 10) bambini e non solo coloreranno le mura attorno al Macrico.