Maddaloni – “il dottore Bove dovrebbe prestare maggiore attenzione alla lettura degli atti amministrativi. Non si capisce, infatti, secondo quale logica abbia compreso la notizia dell’indizione del referendum. La mia posizione, e quella della mia maggioranza, è molto chiara: correvamo il concreto rischio, visto che era stato approvato al Ministero il progetto definitivo, di veder realizzato sul nostro territorio il progetto dello shunt che avrebbe modificato per sempre la skyline della città, con piloni di cemento, abbattimenti di case e soppressione della stazione ferroviaria, mortificando le vocazioni di sviluppo futuro del nostro territorio. Siamo intervenuti, con una battaglia politica, per fermare questa possibilità e siamo riusciti a bloccare lo scempio della città”. Lo spiega Rosa De Lucia in una nota sul caso Shunt. “A questo punto – prosegue l’ingegnere – avendo la Regione scartata la possibilità dell’interramento per motivazioni legate alla scarsa sostenibilità attuativa essendo, anche qui, previsto l’abbattimento di oltre quaranta abitazioni di cittadini maddalonesi, è rimasta in piedi la sola possibilità della soppressione dei passaggi a livello che però può essere attuata in molti modi diversi. E’ per questo che abbiamo chiesto a Rfi di presentarci diversi progetti preliminari, fornendoci anche dei plastici realistici, e sono questi progetti che sottoporremo al vaglio e al giudizio dei cittadini”. “E’ chiaro – conclude Rosa de Lucia – che ci siamo assunti la responsabilità di bloccare lo scempio dello shunt, perché quella era una battaglia politica che spettava senza dubbio a noi, ma è altrettanto chiaro che, sulle modalità attuative della soppressione dei passaggi a livello ci rivolgiamo e affidiamo alla volontà popolare di cui abbiamo grande rispetto. Ho l’impressione che il consigliere Bove, giochi con le parole, credendo di imbrogliare i cittadini che, al contrario, sono attenti giudici della concretezza o meno dell’azione amministrativa”.