Gaetano Esposito torna nel Partito Democratico di Maddaloni. L’annuncio e le motivazioni in una lunga lettera in cui spiega le ragioni che lo hanno portato ad autosospendersi dal partito e oggi a rientrarvi al termine di un periodo di riflessione e confronto anche serrato sull’opposizione da tenere in consiglio comunale.
Ecco il testo
“Carissimi elettori e simpatizzanti, Vi scrivo questa lettera per chiarire la mia posizione circa l’autosospensione dal PD di Maddaloni annunciata circa due mesi orsono. Con il suddetto atto comunicavo che con decisione sofferta avevo deciso di autosospendermi per la diversità d’idee circa la linea politica che il partito avrebbe dovuto assumere nei confronti della maggioranza e delle altre forze di opposizione. Sono contento che alla fine, partendo tutti prima da una autentica autocritica e soprattutto – avendo sempre come stella polare il bene comune – si sia potuti arrivare, con il confronto e il dialogo a riconsiderare anche le proprie posizioni. Ritenevo e ritengo, che l’obiettivo del Partito Democratico debba essere la formulazione di una proposta politica improntata ai valori di trasparenza, giustizia, solidarietà ed equità sociale. Tali valori ci daranno la spinta propulsiva per operare in ambito locale in modo propositivo, puntando, con sano pragmatismo, sia a dare soluzione ai problemi, sia a perfezionare un metodo di ricerca delle soluzioni, cosa altrettanto importante. Il Partito Democratico dovrebbe essere inteso come quel laboratorio politico attraverso il quale la progettualità supera il ristretto limite dell’iniziativa personalistica, per trasformarsi in procedura condivisa nell’ambito della quale l’interesse generale e la rispondenza ad un progetto complessivo risultino priorità. La dialettica interna, che fa parte del “DNA” del Partito Democratico, non deve essere sterile, paralizzante, ma dovrebbe portare ad una sintesi che rafforzi l’identità: della chiarezza e fattività delle proposte politiche, dobbiamo essere protagonisti. Anche essendo all’opposizione. Solo il marciare deciso su una strada maestra spianata da noi, potrà smascherare una maggioranza che volesse avere un approccio stucchevole ai problemi, preferendo la forma ai fatti. Va da sé che tale “smascheramento” andrà accompagnato anche da una forte e decisa denuncia. Un grande partito come il nostro deve coltivare, nella pratica politica quotidiana, l’ambizione di ritornare a governare la città e ritrovare quel ruolo che spetta a chi da sempre immagina il governo come il luogo dei cambiamenti possibili. Ed è proprio intorno alla parola ‘cambiamento’ che ritroveremo il paradigma della nuova sinistra, unica alternativa politica possibile al centrodestra che ormai da anni si rende protagonista di malgoverno. Dovrà essere costante impegno del Partito Democratico, cercare di rapportarsi con tutte le forze politiche del centrosinistra presenti sul nostro territorio e con quanti, pur non attivamente impegnati in politica, si facciano promotori di iniziative o proposizioni che ai valori del centrosinistra si ispirano. Particolare dovrà essere l’attenzione verso tutti quei movimenti e organizzazioni di cittadini che vorranno sottoporre, ad una riflessione corale, rivendicazioni, interrogativi, tematiche e proposte, consapevoli che l’impegno civico è ben altro che la ricerca del facile consenso. Un partito come il nostro, che ha amministrato per tanti anni la città ed è, provvisoriamente, all’opposizione, non si può permettere un approccio demagogico e populistico ai problemi. Consequenzialmente, l’opposizione del Partito Democratico, non deve essere concordata con chicchessia. Tanto più con chi non condivide le nostre idee e i nostri valori, se pur all’opposizione. Risulta necessario concludere la riflessione con un dovuto chiarimento circa la mia attuale posizione politica. Mai c’è stata distanza tra gli ideali ispiratori del mio percorso politico e i principi fondativi del progetto democratico. La posizione da me assunta, se pur discutibile nella forma, e che ha potuto contraddire un percorso fatto di sincera militanza e spirito di servizio, trovava nella sostanza la necessità di chiarire il rapporto che, il PD di Maddaloni, per essere propositivo, responsabile e costruttivo, avrebbe dovuto assumere nei confronti delle altre opposizione e della maggioranza. Sono contento della disponibilità al dialogo del Segretario ed amico Salvatore Mataluna che ha permesso di chiarire la questione. Va da se che il mio rinnovato impegno nel partito sarà ancor più forte e deciso. Per questo, intendo riconfermare il mio impegno nelle istituzioni, al fianco della nuova dirigenza del partito, figlia di un percorso che ho convintamente contribuito a costruire. Oggi, più di ieri, il Partito Democratico è il mio partito. Il partito di chi vuole il cambiamento e di chi è alternativo al centrodestra!”.