«Fattore essenziale per lo sviluppo futuro di Maddaloni sarà uscire dall’isolamento politico-istituzionale che ha caratterizzato gli ultimi anni e puntare alla riattivazione delle sinergie istituzionali, in primo luogo con la Regione Campania, la quale ha già ampiamente manifestato il suo interesse a sostenere le iniziative di sviluppo di questa parte dell’area casertana». Fissa le linee guida per far crescere la città il candidato sindaco del centrosinistra Giuseppe Razzano. «Per avviare questo percorso, è innanzitutto necessario porre rimedio a qualche errore di valutazione che ha contraddistinto anche la gestione commissariale – ha dichiarato il candidato sindaco – Mi riferisco alla decisione di portare la città di Maddaloni fuori dal Consorzio Asi Caserta». Razzano motiva in maniera circostanziata la sua affermazione. «Si tratta, a mio avviso, di un errore strategico. E’ impensabile, infatti, che la nostra Città, con l’esiguità delle risorse disponibili, possa avviare un progetto credibile di rilancio delle attività produttive sul territorio, contando soltanto sulle proprie forze – ha spiegato Razzano – Maddaloni ha risorse territoriali importanti da mettere a disposizione per futuri insediamenti produttivi, mi riferisco ai suoli dell’ex area PIP. Ma questa può diventare una prospettiva concreta solo a condizione di riuscire a trovare le risorse necessarie per la sua infrastrutturazione, altrimenti, come è successo negli ultimi 20 anni, resteranno solo sterpaglia. Ed è qui che il Consorzio Asi può giocare un ruolo fondamentale: fare da polo attrattivo dei finanziamenti regionali per le aree industriali per avviare quella infrastrutturazione che è condizione indispensabile alla attrazione degli investimenti e, nel contempo, fare da ponte per la domanda di insediamento: attività che rientrano nel suo specifico ruolo istituzionale. Basti pensare all’esperienza di Marcianise che, al riguardo, è esemplare». Il candidato sindaco spiega come la sua volontà di rientrare nel consorzio Asi nasce da possibilità concrete di cui potrebbe usufruire da subito Maddaloni. «La concretezza di questa riflessione sta nel fatto che importanti progetti di infratrutturazione a sostegno dello sviluppo dell’area maddalonese erano e sono già inseriti nel piano triennale del Consorzio ASi per un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro – ha dichiarato – La decisione di restare fuori dal Consorzio potrebbe compromettere anche queste opportunità. La nuova amministrazione punterà perciò a correggere questa impostazione e a recuperare la prospettiva strategica delle sinergie istituzionali con Regione Campania e Consorzio Asi. Queste collaborazioni, aggiunte alle risorse già esistenti, soprattutto in tema di logistica, interportualità, rete stradale e collegamenti ferroviari e autostradali, potranno dare la spinta decisiva ad una nuova stagione di ripresa economica e soprattutto occupazionale per la nostra città».