Il rettore del Convitto Nazionale Statale “G. Bruno” Michele Vigliotti attacca il sindaco Rosa De Lucia per l’intervento durante l’incontro con il sottosegretario di Marco Rossi Doria.

“Devo esprimere – si legge in una nota -i sensi di una protesta alta ed indignata nei confronti del Sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia, che, invitata al convegno con il sottosegretario Marco Rossi Doria ed invitata a prendere la parola, ha incitato chiaramente i ragazzi all’occupazione delle scuole che ella ritiene una forma legittima di lotta. Si tratta di una affermazione vergognosa, indegna di una rappresentante delle istituzioni; noi educatori ci battiamo ogni giorno per instillare nelle menti dei giovani il culto della legalità, delle regole, del rapporto positivo ed aperto con le istituzioni; poi arriva una qualsiasi e sovverte tutto. L’occupazione è reato perché è interruzione di pubblico servizio; i miei alunni hanno preferito il dialogo e il confronto con le istituzioni e sono stati premiati dalla presenza, l’altro giorno a scuola, del viceministro della Pubblica Istruzione che ha dato loro atto di grande maturità, ed ha risposto puntualmente alle loro richieste, dicendo pure che alcune di queste erano già state accolte nella Legge di stabilità. Ha ascoltato, la signorina sindaco, il povero preside del Pedagogico, che dall’occupazione ha avuto quarantamila euro di danni? Già i soldi sono pochi, se si devono poi utilizzare per riparare i danni dell’occupazione…!!! Io spero che la prossima volta invitino il sindaco a parlare di scuola i collettivi studenteschi e il partito trozkista; io non la inviterò più al Convitto!”

 

Ecco la replica del sindaco De Lucia:

L’incitamento al non rispetto delle regole proprio non mi appartiene; il comportamento che ho tenuto fino ad oggi, con il sostegno della mia maggioranza, testimonia quanto io tenga alla legalità e alla trasparenza. La dimostrazione sono gli atti inviati in procura rispetto alla questione tributi e l’annullamento della gara del cimitero.

Il Signor Vigliotti ha estrapolato una parte del mio intervento, tanto che il sottosegretario Rossi-Doria, uomo di governo, non ha avuto nulla da eccepire, anzi al termine dell’incontro abbiamo intrattenuto anche un’ulteriore piacevole conversazione.

Il senso delle mie parole intendeva sostenere che, se i ragazzi, come sostenuto dagli altri relatori, sono il futuro, non possono non essere messi in condizione di esprimere i propri diritti anche con forme pacifiche di protesta, così come anche la nostra costituzione sancisce. Anche il Preside Marchesiello può agevolmente testimoniare che quando ho incontrato i “suoi” ragazzi fuori dall’istituto, li ho invitati a non occupare e mi sono impegnata a trovare la soluzione ai problemi che mi erano stati segnalati dai ragazzi. Lo stesso preside può testimoniare anche che l’amministrazione si è mossa con la Provincia, sebbene le scuole superiori non fossero di nostra competenza. Mi preme inoltre ricordare al signor Vigliotti che il raid vandalico alla scuola “Don Gnocchi” è avvenuto di notte e non durante l’occupazione.

Il sindaco prende atto di chi, con una carica importante, come quella del rettore, veicola notizie non vere pur dovendo essere d’esempio per le generazioni future. Rispetto all’invito, mi preme ricordare, sempre al signor Vigliotti, che la sottoscritta non era stata invitata e che ha partecipato solo perché era presente il sottosegretario all’Istruzione e che solo successivamente, su richiesta del direttore D’Angelo, è intervenuta per i saluti di rito, essendo ancora fino a prova contraria il sindaco di Maddaloni. Quindi molto probabilmente la sua posizione è politica e non di carica visto che, nelle scorse elezioni, aveva parenti candidati nella lista Maddaloni nel Cuore, avversa alla mia.

Sarebbe stato bello e soprattutto educativo se il contraddittorio fosse avvenuto nella stessa sede, di fronte alla platea di ragazzi e non dopo quattro giorni utilizzando i mass media, così tutti avrebbero potuto agevolmente misurare la scarsa levatura di chi si rivolge ad un’istituzione appellandola come “una qualsiasi” o “signorina sindaco”.

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