CASAPESENNA – L’ingegnere Antonio Magliulo di Casapesenna, consigliere provinciale a Caserta, alla guida della commissione Ambiente della Provincia, considerato uno degli animatori delle ragioni del gruppo consiliare del partito in Provincia, si è sentito dal profondo del cuore di esprimere il suo Grazie, la sua ammirazione e il suo pieno sostegno nei confronti dei sacerdoti locali, in particolare di don Vittorio Cumerlato, vice parroco di Casapesenna ,che è diventato, grazie alla sua omelia, un eroe anticamorra.
Don Vittorio Cumerlato, vice parroco della chiesa della Santa Croce di Casapesenna ,che con la frase, quasi un denuncia: «Qui a Casapesenna è tutto come prima, questo paese non cambierà mai», della sua omelia ha contribuito a dare impulso alle indagini che il 3 ottobre scorso hanno portato a sei arresti e un fermo di affiliati al clan dei casalesi, fazione Zagaria.
L’ingegnere Antonio Magliulo si è quindi sentito di far sentire la propria voce a fianco dei sacerdoti e di questo “prete Coraggio”, diramando questo comunicato per esprimere la sua profonda vicinanza: “Dico semplicemente GRAZIE – ha affermato il consigliere Magliulo – ai nostri parroci e sacerdoti, forti ed inesauribili esempi di impegno sociale, di virtù cristiane e di verità: penso a don Luigi VENDITTO e a don VITTORIO CUMERLATO, e prima ancora, all’ indimenticato Don PEPPINO DIANA. Non ci stancheremo mai di ringraziare tutti costoro , eroi della quotidianità che esercitano il loro magistero sull’altare e , soprattutto tra la gente , ogni giorno dell’anno e in ogni occasione. Ai nostro sacerdoti, ai nostri pastori di anime vada la nostra più profonda ammirazione e gratitudine per il loro lavoro ed il loro impegno , per la loro missione spirituale e per la loro denuncia contro la criminalità organizzata. Grazie, quindi, a questi eroi poco vistosi ma molto presenti nelle vite di tutti noi .” Queste le parole dell’ing. Magliulo , che ha voluto così esprimere il suo ringraziamento e la sua gratitudine per l’operato dei sacerdoti di queste terre.
