CASERTA – La proroga dell’appalto della manutenzione del verde pubblico sotto la lente dei consiglieri comuni d’opposizione. Enrico Tresca, Franco De Michele, Giovanni Comunale, Luigi Cobianchi e Carlo Marino hanno protocollato anche una richiesta di accesso gli atti per cercare di fare piena luce sulla proroga concessa all’ATI Flora Napoli. Dall’attività dell’opposizione, infatti, è emerso che soltanto dopo la denuncia dell’opposizione la determina dirigenziale incriminata sia tata pubblicata sull’albo pretorio, mentre nei giorni scorsi era già possibile trovare quella relativa al subappalto.

Di seguito il testo dell’interrogazione:

I sottoscritti Enrico Tresca, Francesco De Michele, Carlo Marino, Giovanni Comunale, Luigi Cobianchi nella qualità di consiglieri comunali di minoranza del Comune di Caserta,

premesso

– che, in data 30 luglio 2012, è stato pubblicato sull’albo pretorio dell’ente la determina RU n. 1077/2012, a firma dell’Ing. Natale e con la presa visione dell’Ing. Mazzotti, avente quale oggetto: “gestione e manutenzione dei giardini, parchi, alberate stradali ….. concessione subappalto impresa Green Impresit S.r.l.”;

– che da tale determina si è potuto appurare che l’ente, con determina n. 891 del 22 giugno 2012, ha affidato l’appalto di cui sopra “a trattativa negoziata, ai sensi dell’art. 57, comma 5, lett. b” all’ATI con la società Flora Napoli S.r.l.;

– che la determina n. 891 del 22 giugno 2012 non risulta essere mai stata pubblicata sull’albo pretorio del Comune;

– che, in ogni caso, dalla determina 1077/2012 – adottata, quindi, sulla base di un provvedimento inefficace (perché privo della necessaria copertura economico finanziaria) – si evince che il Comune, con la determina 891/2012, avrebbe proceduto a un affidamento diretto ai sensi dell’art. 57, comma 5, lett. b, del d.lgs. 163/2006;

– che, ovviamente, tale norma ha carattere eccezionale, essendo la regola generale quella della selezione del contraente privato della p.a. mediante procedura ad evidenza pubblica;

– che la natura eccezionale – con la conseguente impossibilità di applicazione analogica dell’istituto de quo – richiede che sussistano tutte le condizioni prescritte e richieste dalla legge per procedere all’affidamento a trattativa negoziata;

– che, in particolare, l’art. 57, comma 5, lett. b), sopra richiamato richiede, fra l’altro, quali condizioni essenziali per l’affidamento de quo, che si tratti di nuovi servizi – ulteriori, quindi a quelli posti a base di gara – e che la facoltà de qua sia stata “indicata nel bando del contratto originario”;

– che certamente difetta, nel caso di specie, l’elemento del “nuovo servizio”, atteso che si tratta di un sostanziale riaffidamento di un contratto venuto a scadenza;

– che, in tal modo, si è dato luogo a un inammissibile ed illegittimo affidamento diretto in favore dell’ATI Flora Napoli;

chiedono

di conoscere, previa risposta scritta alla presente interrogazione:

a)     il motivo per il quale la determina n. 891/2012 non è stata mai pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Caserta;

b)    come sia stato possibile adottare la determina 1077/2012 sulla base di un provvedimento inefficace, in quanto non pubblicato all’Albo Pretorio;

c)     le motivazioni e l’istruttoria posta alla base dell’affidamento a trattativa negoziata all’ATI Flora Napoli, atteso che l’art. 57, comma 5, lett. b, individua stringenti requisiti per l’applicazione dell’istituto de quo: in particolare, occorre che si tratti di “nuovi servizi” e che la facoltà de qua sia stata “indicata nel bando del contratto originario”; requisiti che, nel caso, come evidenziato in premessa, non paiono sussistere.

Si rimane in attesa di riscontro e ci si riserva in mancanza dei chiarimenti richiesti di inviare gli atti di cui sopra agli organi competenti.

 

Caserta, 1 agosto 2012

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