Il silenzio è d’oro recita un vecchio detto popolare. Sarà anche vero ma non sempre, almeno in politica. Appare quanto meno strano che il neosindaco di Marcianise, Antonello Velardi, che ha fatto del filo diretto con i cittadini attraverso Facebook una delle bandiere della sua rivoluzione dolce, non proferisca una parola sulla squadra di governo che dovrebbe affiancarlo, di qui a breve, nella sua esperienza di governo della città. Eppure non passa giorno senza la pubblicazione di un dettagliato resoconto su quanto sta facendo in città. Dalla potatura delle piante, alla sistemazione delle aree verdi. Ogni gesto, ogni azione, cosa che fa viene sottolineata con enfasi e retorica. In questi post, però, non trova spazio la politica. A Marcianise sembra quasi ci sia un uomo solo al comando. L’uomo a garanzia del cambiamento e della normalità. Ma cosa dicono e cosa pensano i partiti che lo hanno sostenuto, i consiglieri eletti e, soprattutto, i non eletti che pure hanno dato una forte mano per la vittoria su Dario Abbate. Ci vorrebbe un ulteriore sforzo di trasparenza e annunciare, se non i nomi di chi entrerà in giunta, almeno i profili della squadra di governo. Non vorremmo che dietro questo silenzio ci sia un tentativo di celare i problemi nel far quadrare il cerchio, nel mettere d’accordo i vari movimenti. Come dice spesso lui stesso Marcianise ha bisogno di normalità e la normalità si raggiunge con un esecutivo che dia il proprio contributo ogni giorno. Non con i superuomini.