Sono ormai un po’ di mesi che diciamo che è giunto il momento di pensare sul territorio a veri e propri “governi di responsabilità”, che raggiungano due obiettivi: il primo, quello di garantire alle città una governabilità politica (dico politica!), attraverso il coinvolgimento dei moderati di comprovata esperienza, a prescindere dalle collocazioni che hanno avuto nel finto sistema che ci è stato imposto nell’ultimo ventennio; il secondo, quello di fare una ultima chiamata alla politica, affinché svesta i panni delle aggregazioni e delle candidature imposte dall’alto e provi a fare sintesi sul territorio, da sola, facendo uscire se stessa dall’agonia nella quale versa e, affinché, ritrovando autorevolezza, riesca a dimostrare che l’autoreferenza e la ricerca della poltrona “a tutti i costi”, possano lasciare il campo alla responsabilità nell’interesse esclusivo delle città.  E per certi versi, provare ad andare verso uno “schema De Luca” anche allargato, ove ve ne fosse bisogno. Ciò detto, per la questione Marcianise, abbiamo chiesto le primarie di coalizione così come a Caserta. Ma il ritardo accumulato dal Pd appare incolmabile. Allo stato, esiste una candidatura della società civile che si riconduce al Pd, che tuttavia è irrimediabilmente diviso, ed orientato, per ben oltre la metà, verso l’individuazione democratica del candidato di partito, ed indica quale proprio candidato un veterano del partito stesso. Insomma un problema tutto interno al Pd. Noi, siamo certi che la Commissione regionale di garanzia del partito democratico si esprimerà in favore della convocazione delle primarie, dando seguito ad uno schema che si è già rivelato vincente con il successo di Vincenzo De Luca. Se ciò non dovesse avvenire, chiediamo ai candidati già in campo di chiarire entro le prossime 48 ore se intendono percorrere la strada politica, a prescindere; ed inoltre, di chiarire con altrettanta sollecitudine, non solo quale modello di città immaginano, ma soprattutto quale modello amministrativo intendono realizzare e con quali uomini. E ciò perché, noi non intendiamo derogare alla nostra funzione di indirizzo e di scelta. Non è nella nostra indole, così come abbiamo dimostrato in altre realtà, lasciarci schiacciare da beghe interne e lotte di posizionamento che in questo momento dilaniano il Pd. L’obiettivo unico è solo quello della costruzione di un governo politico di responsabilità. Le ultime dichiarazioni invece, alimentano un clima di incertezza, nelle scelte, che non può essere tollerato dalla politica buona a pochi giorni dalla presentazione delle liste.

Massimo Golino

Balena bianca

 

 

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