CASERTA – Nell’ambito della campagna “Gestione acqua a Caserta: pubblico è meglio”, Mena Moretta, presidente Comitato acqua bene comune Caserta, ha inviato una missiva ai consiglieri comunali della città capoluogo. Ecco il testo: “Egregio Consigliere, a pochi giorni dal secondo compleanno del Referendum, il 12 e 13 giugno, il Comitato acqua bene comune casertano ha accolto con estrema preoccupazione la notizia delle concrete intenzioni del comune di privatizzare il servizio idrico”.

“In un momento di profonda crisi economica – si legge nella lettera –  l’Amministrazione, con la delibera di giunta n. 60 del 7 maggio scorso, ha scelto la messa a gara a privati del servizio secondo motivazioni poco trasparenti e per niente votate a un progetto di assennato bilancio di risorse pubbliche, ma soprattutto non rispettose dell’esito referendario che, con più del 97% dei 35000 votanti a Caserta, ha ridisegnato un nuovo orizzonte per la gestione di un servizio pubblico essenziale: una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato. Il Comitato Le chiede pertanto di esprimere una presa di posizione forte, precisa ed inequivocabile a sostegno di un affidamento del servizio idrico ad una azienda speciale di diritto pubblico, con partecipazione e controllo attivo dei cittadini (ovvero lo strumento più coerente con il referendum del 2011). Crediamo necessario aprire un grande dibattito pubblico con la cittadinanza rispetto ai beni comuni (non solo l’acqua!) e alla partecipazione, la quale non può esaurirsi nel votare qualcuno una volta ogni 5 anni. Lo chiedono i giovani e i cittadini tutti che sognano e lavorano per la rinascita del paese”.

 

 

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