CASAPESENNA – La Giovane Italia ed il PDL di Casapesenna  chiedono chiarimento alla Commissione Straordinaria che amministra il Comune di Casapesenna in merito alla fiera settimanale. Dal centrodestra affermano: “Apprendiamo che la Commissione ha sospeso lo svolgersi del mercato.

In precedenza era stato deciso lo spostamento della fiera da via Roma alla zona Pip dove è stata fatta una ricognizione per verificare la possibilità di tale spostamento. Erano state trovate le soluzioni giuste affinché il mercato potesse svolgersi, ma poi è arrivata la sospensione. La motivazione parla di definizione in corso del procedimento di delocalizzazione. A noi risulta, dalle informazioni riportateci da qualche commerciante, che la tassa annuale che bisogna pagare al Comune per l’occupazione del posteggio sia stata triplicata e che giustamente i commercianti non intendono partecipare alla fiera casapesennese. Se le nostre informazioni risultano veritiere chiediamo alla Commissione di andare incontro alle esigenze dei commercianti in modo da garantire lo svolgimento del mercato settimanale garantendo quindi un servizio utilissimo ai casapesennesi”. Gli esponenti del centrodestra colgono l’occasione per rendere noto alla cittadinanza l’impegno del partito in merito alla questione abusi edilizi ed affermano: “Il problema degli abusi edilizi è un problema che coinvolge migliaia di cittadini campani che ogni giorno che passa rischiano sempre di più che le loro case vengano abbattute. La fonte del problema è da ricercare nelle istituzioni che per anni hanno permesso che tali abusi avvenissero e tocca ora alle istituzioni rimediare alle loro negligenze del passato, dando la possibilità ai cittadini di condonare gli abusi edilizi e poi partire con la tolleranza zero. I nostri concittadini devono ringraziare il Partito Democratico, l’UDC, l’Italia dei Valori, Lega Nord, anche con l’appoggio di Legambiente la quale aveva avviato una raccolta firme, che lo scorso 30 ottobre hanno approvato la proposta di togliere dal calendario del Senato la sanatoria sugli abusi, non consentendo che si aprisse un dibattito trasparente sulla sanatoria edilizia in Campania, negata a causa di arbitrari provvedimenti della giunta Bassolino cancellati dalla Corte Costituzionale con ben due sentenze. Il PDL aveva tentato per l’ennesima volta di far riaprire i termini del condono edilizio del 2003 del quale i cittadini campani non hanno potuto usufruire per colpa del centrosinistra”.

 

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