MONDRAGONE – Sembra la scena di un film già visto, quello il cui trailer è possibile leggere da qualche ora sul web e interpretato dalla nuova coppa di “eroi” della “buona amministrazione” cittadina Mascolo e Corrente. Stesso soggetto. Stessa sceneggiatura. Stessa scenografia. Probabilmente, anche la stessa regia. Questa volta, però, il ruolo dei protagonisti è confermato per il Sindaco e i suoi collaboratori in giunta, e vede, dall’altro lato, un avvicendarsi di attori a favore dei rappresentanti politici e istituzionali dell’Intesa cittadina con le intese meno chiare della storia mondragonese. Gli stessi rappresentanti politici e istituzionali che, dapprima, ormai è risaputo, hanno fatto saltare ben tre riunioni di maggioranza, a volte non presentandosi, a volte, invece, presentandosi e rifiutandosi di ragionare, dialogare e confrontarsi su alcun argomento di carattere esclusivamente amministrativo posto all’ordine del giorno, per una supposta negata visibilità in giunta.

Gli stessi rappresentanti politici e istituzionali che, poi, non hanno esitato, come è noto, a richiedere a mezzo stampa il riconoscimento di una possibilità di contribuire all’attività amministrativa dell’esecutivo cittadino per il tramite di un loro rappresentante, nonostante un attimo prima si fosse criticato l’attività amministrativa fin qui posta in essere a tal punto da far ritenere che non ci fosse un solo atto ben fatto, e un solo membro di questa amministrazione capace di esercitare il proprio ruolo. Il tutto quasi come se l’attuale amministrazione fosse un’inutile espressione di totale ed esclusiva cattiva politica, quantomeno nel senso di non essere in grado di saper bene amministrare, a tal punto da non poter più riconoscere a essa, e ai suoi rappresentanti istituzionali, la capacità di poter essere maggioranza, a meno che, e sottolineo a meno che, in questa stessa maggioranza non fosse presente un delegatario del Sindaco rappresentativo di Intesa per Mondragone capace di restituire alla maggioranza la pietra filosofale smarrita dall’attuale amministrazione. Gli stessi rappresentanti politici e istituzionali, infine, che, dulcis in fundo, in sole otto righe, riescono a sostenere di essere interessati esclusivamente alla soluzione degli atavici problemi amministrativi di Mondragone, e quindi di non essere interessati in alcun modo alla c.d. poltrona e, al tempo stesso, non mancando di augurarsi che si eviti il gioco del toto assessori, a richiedere un totale azzeramento dell’esecutivo.

Per questi motivi, e lasciando all’intelligenza di chi legge tutte le eventuali valutazioni del caso sul comportamento ondivago dei rappresentanti politici e istituzionali di Intesa per Mondragone, ricordiamo agli stessi qual è il finale al quale hanno assistito nella prima edizione del film interpretato egregiamente dal consigliere Napolitano, il quale si è visto costretto, suo malgrado, a uscire ufficialmente dalla maggioranza per non aver ottenuto l’esito sperato della sua azione. Ai rappresentanti di Intesa, quindi, e a tutti coloro vorranno continuare questo gioco al dissanguamento interno, non resta che suggerire di presentarsi al prossimo consiglio comunale, che l’attuale amministrazione terrà senza timore di nascondersi dietro facili tatticismi, e assumersi la responsabilità di non votare favorevolmente al rendiconto consuntivo, quale atto giuridico e politico di sintesi dell’attività amministrativa fin qui posta in essere, e, di conseguenza, assumersi anche la responsabilità del fallimento di un progetto politico che potremmo senz’altro definire ancora tutto in itinere, come già in passato è stato fatto con altre amministrazioni, ma questa volta, diversamente dalla scorsa esperienza, dimostrando il necessario coraggio che a qualcuno mancò per sfiduciare in pubblica assise il Sindaco Achille Cennami.

Ermanno Miraglia – Coordinatore Cittadino PdL Mondragone

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