“Le gestione dei rifiuti è senza dubbio uno dei problemi più gravi e uno dei limiti più evidenti della città di Mondragone, ha sottolineato Gianni Pagliaro, portavoce di Mondragone. Bene Comune. Siamo ben lontani da politiche urbane in grado di considerare i rifiuti come risorsa e, prima ancora, da interventi per cercare di produrre sempre meno rifiuti fino a poter raggiungere l’obiettivo rifiuti zero. In natura, come si sa, il concetto di rifiuti non esiste, tutto è riciclabile e riciclato. Dovrebbe, quindi, assumere forte rilievo l’obiettivo di una raccolta differenziata sempre più spinta, che ai vantaggi economici rilevanti somma straordinari benefici ambientali. Una raccolta differenziata che, purtroppo, a Mondragone continua ad arrancare, nonostante gli sforzi degli ultimi anni. “La raccolta differenziata è il modo più semplice per restituire i materiali all’ambiente, trasformandoli in preziose risorse. Ma, secondo gli ultimi dati ISPRA, ha continuato Dario Caprio di MBC, nel 2015 Mondragone continua ad accumulare ritardi e difficoltà a recuperare. La nostra città ha fatto registrare, infatti, una percentuale di raccolta differenziata del 44,03% sul totale dei rifiuti prodotti, con una percentuale di raccolta differenziata pro capite (Kg/abitante anno) pari a 206,86. Si tratta di percentuali senz’altro più elevate rispetto a quelle degli ultimi cinque anni e, tuttavia, ben lontane da livelli virtuosi e distanti anche rispetto alle performance di comuni a noi limitrofi. Nello stesso anno Falciano del Massico ha avuto, infatti, una raccolta differenziata che ha raggiunto il 72,14% con una percentuale pro capite di ben 324,57 kg raccolti in un anno. Anche il comune di Sessa Aurunca nel 2015 ha fatto meglio di noi con una percentuale di raccolta differenziata totale di rifiuti del 68,20% e 324,79 kg pro capite. Successo anche per la raccolta differenziata del comune di Cellole che ha raggiunto la percentuale del 67.89% di raccolta differenziata, con 576,04 kg raccolti da ciascun abitante. “Siamo stanchi di bazzicare sempre gli ultimi posti delle classifiche e di essere sempre gli ultimi della classe, ha concluso Gianni Pagliaro. Mondragone merita di voltare definitivamente pagina! Nel futuro uno dei tanti obiettivi che ci si dovrà prefissare è quello delle 4R dell’ex decreto Ronchi: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Recuperare. Per affrancarci definitivamente da politiche di gestione dei rifiuti che dagli scandali dell’ex CE 4 e dell’ex Eco 4 ad oggi non hanno fatto altro che sfregiare continuamente l’immagine, il decoro e le tasche dei mondragonesi”.