Con un manifesto pubblico, a firma del Primo cittadino Giovanni Schiappa, affisso in Città, l’Amministrazione comunale di Mondragone ha inteso rendere noto che, fin dal suo insediamento, ha considerato un obiettivo prioritario l’equità fiscale e il contrasto alla furbizia degli evasori.
Infatti, nel 2013, per la prima volta in un bilancio del Comune, sono state ridotte l’I.M.U. sulla prima casa che, prima ancora che fosse eliminata, è stata abbassata dal 5,5 al 4 per mille e, inoltre, l’addizionale I.R.P.E.F. che è stata ridotta dal 0,8 al 0,7 per cento. Relativamente all’I.M.U., con la riduzione al 4 per mille l’Amministrazione comunale ha fatto totalmente risparmiare ai cittadini mondragonesi la mini-rata I.M.U. di gennaio 2014, consentendo un reale risparmio fiscale alle tante famiglie proprietarie di un solo immobile. Per quanto riguarda, invece, la T.A.R.E.S., risulta necessario chiarire che la stessa, in modo diseguale, colpisce le famiglie e le attività produttive in ragione del principio europeo del “chi inquina paga” (D.P.R. n. 158/1999). L’Amministrazione comunale, nei limiti delle disposizioni statali, ha stabilito i relativi coefficienti in modo tale da non creare differenze eccessive tra i diversi contribuenti. Le abitazioni in disponibilità non godono del precedente sconto del 30% ma soltanto del 10%, anche al fine di contrastare le locazioni in nero a cittadini comunitari ed extracomunitari. Le case in disponibilità possono beneficiare dello sconto del 30% solo se hanno rispettato la disciplina della Legge Regionale n. 17 del 24 novembre 2001 ovvero la “Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere”. L’aumento dei costi del ciclo integrato dei rifiuti è dovuto essenzialmente all’aumento da euro 138 ad euro 172 (oltre I.V.A.) per tonnellata a favore della G.I.S.E.C., ovvero la società provinciale che gestisce il conferimento dell’indifferenziato.