“Nel 2014 La TASI ha sostituito la TARES dell’anno precedente, con l’unica sostanziale differenza che l’incasso della vecchia tassa è stato introitato dallo Stato, mentre quello della nuova è finito nelle casse comunali. Il Comune di Mondragone ha incamerato, per la TASI, l’ingente somma di € 1.318.762,65 a fronte di un presunto incasso per lo Stato di circa € 500.000,00 per la TARES. Tuttavia – ad oggi – non si sa come questa notevole cifra sia stata impiegata dall’Amministrazione comunale nel corso dell’esercizio finanziario appena passato”. E’ quanto dichiara in una nota il consigliere comunale d’opposizione Giuseppe Piazza. “Lo scopo della nuova imposta – spiega – è quello di coprire delle specifiche voci di bilancio che vanno sotto la dicitura di “Servizi Indivisibili” quali: illuminazione pubblica, viabilità, scuole, polizia municipale, verde pubblico, servizi cimiteriali, ecc. Nel Regolamento comunale della IUC, in cui è inclusa la Tasi, si rimanda – per la determinazione analitica delle voci – alla Delibera di Consiglio comunale. La Delibera di Consiglio comunale n°18 del 09/05/2014 stabilisce le aliquote da applicare per l’imposta ma non determina quali costi e quali servizi la tassa stessa vada a coprire in tutto o in parte. Eppure la Legge Finanziaria del 27 dicembre 2013 all’art.1 comma 682 è molto chiara quando recita che: “Il Comune determina la disciplina per l’applicazione della TASI attraverso l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI è diretta”. A riscontro di ciò, tutti i Comuni italiani hanno indicato, nella delibera di istituzione della TASI, il presunto incasso e le relative coperture dei servizi a fornire. Senza voler scomodare le abusate Amministrazioni comunali del nord, basta fare una rapida consultazione dei Comuni della provincia di Caserta per rendersi conto, ad esempio, come la stessa città capoluogo o i Comuni di Maddaloni, Capua, S. Maria C.V., Vitulazio, Carinola o Sessa Aurunca abbiano applicato pedissequamente i dettami della legge. Ci ritroviamo, quindi, che il Comune di Mondragone non ha adempiuto ad un obbligo di legge”. Piazza si pone una serie di interrogativi: Se i fondi incamerati della TASI siano stati spesi o meno; E se spesi, quali siano stati gli impegni assunti dalla maggioranza Cennami/Schiappa non avendo quei fondi una loro specifica destinazione; E se l’eventuale utilizzo delle somme impegnate dall’Amministrazione comunale siano conformi ai dettami della Legge Finanziaria. E nel caso non lo fossero, come si dovrà procedere per ripristinare la regolarità amministra- tiva? Insomma ci troviamo, ancora una volta, in una situazione ingarbugliata prodotta dalla maggioranza del ribaltone; una maggioranza spuria che non perde occasione per vantare la propria trasparenza e legalità, ma che poi – alla prova dei fatti – dimostra sempre più un “brillante” dilettantismo”.